Prima della pausa estiva, Matteo Renzi lo aveva detto: “Il partito va rilanciato”. Detto fatto, il presidente del Consiglio sta preparando un rimpasto che vedrà coinvolte sia la segreteria del Partito democratico sia il Governo. La prima mossa riguarderebbe Lorenzo Guerini, attuale vice-segretario del partito dato per traslocante verso il Governo, anche se ancora non è chiaro in quale ruolo.
Di questa mossa si discuteva da maggio, quando Renzi già pensava di affidare il partito alla Ettore Rosato – Debora Serracchiani, tuttavia la nomina di Rosato a capogruppo Pd alla Camera aveva fatto tramontare questa ipotesi. Il sostituto più probabile di Guerini al momento è dunque Luca Lotti, fedelissimo di Renzi e attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio: in pratica, lui e Guerini potrebbero semplicemente invertirsi i ruoli.
Qualora Guerini restasse alla segreteria del Pd, gli sarebbe comunque tolta la parte organizzativa, che potrebbe essere affidata a Ernesto Carbone, un altro fedelissimo di Matteo Renzi, o a Gennaro Migliore, ex capogruppo di Sel alla Camera e ora transitato nel Pd, tra i nomi che circolano per la candidatura a sindaco di Napoli. Quasi certo il rientro nella segreteria del partito di Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna cui verrebbe affidato l’incarico di responsabile Enti Locali al posto di Valentina Paris. Altro cambio sarà quello del responsabile Agricoltura: l’incarico passerà dalla campana Sabrina Capozzolo all’emiliana Leana Pignedoli, attuale vicepresidente della Commissione Agricoltura al Senato.
Nel governo si vocifera l’ingresso di Fabrizio Barca, cui potrebbe essere affidato l’incarico ai fondi Ue per il Mezzogiorno, e di Teresa Bellanova che entrerebbe al Ministero dello Sviluppo Economico come viceministro, posto lasciato vuoto da Claudio De Vincenti diventato in aprile sottosegretario alla presidenza del Consiglio. In ultimo dovrebbe fare il suo ingresso nel governo Gaetano Quagliariello in quota Ncd come ministro della Famiglia.