Macedonia: la polizia si è scontrata con migliaia di migranti in attesa di passare il confine con la Grecia. Il paese, giovedì, ha dichiarato lo “stato di emergenza” a causa dell’emergenza immigrazione.
Macedonia: gli scontri tra polizia e migranti
Le forze speciali hanno sparato gas lacrimogeni e granate assordanti contro migliaia di migranti in attesa di passare il confine con la Grecia nei pressi della città di Gevglija. In almeno 3mila stamattina, molti con neonati o bambini piccoli, dopo aver passato la notte al freddo, senza cibo e pochissima acqua, hanno tentato di forzare i blocchi di filo spinato della polizia macedone: il confine è chiuso da ieri, quando la Macedonia ha deciso di dichiarare lo “stato di emergenza”. Dovrebbero essere 8 le persone rimaste ferite negli scontri.
Il capo della polizia macedone Ivo Kotevski, ha ribadito che, i circa 30 chilometri di frontiera, continueranno a essere monitorati dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei residenti nelle zone di confine e un migliore trattamento degli stessi migranti. Fino ad ora, il tratto è stato sorvegliato solo da qualche pattuglia: solo nell’ultimo mese sono stati poco meno di 40mila coloro che lo hanno attraversato (il doppio rispetto al mese precedente).
Macedonia: un passaggio per l’Europa
Un lungo viaggio che passa per la Turchia, per poi arrivare in Macedonia, da lì si spera di passare il confine con la Grecia, oppure, via Serbia o Bulgaria, giungere in Ungheria. La maggior parte di coloro che cercano di arrivare nell’Ue (nettamente preferita la Germania tra le destinazioni) sono afghani e siriani. La Grecia, in particolare, ha subito un’ondata di migranti senza precedenti: in almeno 160mila sono approdati, a bordo di gommoni partiti dalla coste turche, nel paese sfiancato dalla crisi economica.
Sulle isole orientali della Grecia, in particolare, arrivano centinaia di migranti ogni giorno e sempre su imbarcazioni stracolme e insicure. Per esempio, oggi, la guardia costiera greca, ha riferito di aver trovato un barcone capovolto al largo dell’isola di Lesbo: un morto tra i migranti a bordo, altri 15 sono stati portati in salvo. D’altra parte, nelle ultime 24 ore, sempre la guardia costiera riferisce di aver condotto altre 15 operazioni di ricerca, che hanno portato al salvataggio di circa 620 persone, al largo delle isole di Samos, Agathonissi, Leros, Farmakonissi, Kos e Megisti.