Elezioni: dei 21 capoluoghi che torneranno al voto nel 2016 sono tre le sfide su cui i principali partiti e le forze politiche si concentrano già da tempo per delineare le future strategie. Milano, Torino e Napoli sono di sicuro le tre città da cui dipende l’esito del voto. Senza contare che ai comuni in scadenza potrebbe aggiungersi anche Roma. Da Milano potrebbe iniziare il nuovo corso del Pd di Renzi il quale ancora non avrebbe una linea chiara. Non si sa, ad esempio, se saranno le primarie lo strumento con cui individuare i candidati sindaci. Perché in quel caso già il prossimo autunno è il momento di far partire la macchina organizzativa. Il MoVimento 5 Stelle potrebbe proporre gli attivisti o i rappresentanti dei gruppi territoriali. Lega e Forza Italia sembrano escludere al momento le primarie anche in virtù delle ultime esternazioni di Silvio Berlusconi. Tenteranno la strada degli accordi unitari.
Elezioni e successori di Pisapia, Fassino, De Magistris
Tranne Pisapia a Milano sia il sindaco di Torino Fassino che il primo cittadino di Napoli sembrano intenzionati a ricandidarsi. Al centrodestra toccherà guadagnare terreno e conquistare almeno uno dei tre importanti capoluoghi di regione. L’attenzione sembra concentrata su Milano la dove il centrodestra amministra la Regione con Roberto Maroni.