Attentato treno Francia: legion d’onore a 3 americani, 1 inglese e 3 francesi
Attentato treno Francia: Hollande ha conferito la massima onorificenza francese a 3 giovani americani, a un inglese e a 3 francesi per aver sventato un attentato su un treno ad alta velocità.
Attentato treno Francia: una lezione di speranza
“Davanti al terrore hanno scelto di resistere – ha detto Hollande – ci hanno dato una lezione di coraggio, volontà e speranza” ha precisato il Presidente francese, prima di conferire la legion d’onore a Spencer Stone, Alex Skarlatos, Anthony Sadler e Chris Norman. I primi due, militari americani fuori servizio, insieme al terzo, loro amico di infanzia, hanno bloccato Ayoub El Khezzani, 25enne marocchino, che era uscito dal bagno dell’ultima carrozza del treno superveloce Parigi-Amsterdam sparando con il suo AK47.
Attentato treno Francia: a mani nude
Per bloccare l’attentatore è stato fondamentale anche l’apporto del consulente inglese di 62 anni Chris Norman che ha bloccato le mani di El Khezzani con la sua cravatta. Né lui, né Sadler avevano una formazione militare – ha tenuto ad aggiungere il Presidente francese – nella loro vita non avevano mai visto un kalashnikov.
A bordo del treno c’erano circa 500 passeggeri, se nessuno fosse intervenuto molto probabilmente la Francia e il mondo avrebbero assistito all’ennesima strage del fondamentalismo. A tal proposito, Hollande ha detto: “tutto il mondo ammira il vostro sangue freddo”.
Attentato treno Francia: cerimonia privata per 3 francesi
“A mani nude sono stati in grado di superare un uomo armato fino ai denti” ha concluso Hollande che poi ha elogiato anche 3 francesi intervenuti contro El Khezzani: un macchinista che aveva finito il proprio turno, un insegnate franco-statunitense, attualmente in ospedale a Lille perché ferito da un proiettile, un giovane impiegato di banca, è stato il primo a confrontarsi con il terrorista, che ha preferito restare anonimo. Verranno onorati successivamente e con una cerimonia privata.
Attentato treno Francia: rivedere Schengen?
Intanto, l’attacco al Thalys di venerdì scorso ha innescato un dibattito sulla sicurezza a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie dell’area Schengen. Il treno sul quale El Khezzani presumibilmente avrebbe perpetrato una strage, infatti, è partito dall’Olanda, diretto in Francia, passando per il Belgio: in base all’accordo, a cui i 3 stati hanno aderito, non sono previsti controlli di identità né registro dei passeggeri, tantomeno la scansione dei bagagli. La Francia, d’altra parte, prevede dei controlli di accesso per gli Eurostar diretti a Londra, ma solo perché, appunto, il Regno Unito non ha aderito al Trattato di Schengen.
Per primo è stato il premier belga Charles Michel ha proporre la rivisita del trattato: “siamo di fronte a nuove minacce per l’Europa, dobbiamo riadattare le regole in materia di controllo di identità e bagagli”. Parigi, al momento, assicura di fare tutto il possibile per garantire l’incolumità di chi usa i servizi pubblici di trasporto: dopo l’attentato alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, sono stati schierati 7mila soldati, oltre a 1250 agenti di polizia, in circa 5mila luoghi a rischio attacco terroristico – tra cui numerosi aeroporti e stazioni ferroviarie – nell’ambito dell’operazione Vigipirate.