La società è migliorata? Lo pensano solo gli elettori di centrosinistra, sondaggio SWG
Il breve sondaggio curato da SWG e pubblicato nel mese di agosto 2015 è significativo soprattutto per coloro che si interessano al significato delle categorie politiche.
Riguardo i possibili modelli di schematizzazione dello spazio politico ci eravamo soffermati approfonditamente in questo articolo. Nella nostra indagine emergeva l’insufficienza di un unico asse destra/sinistra, poiché per una maggiore precisione sono necessari almeno due assi, schematicamente quello economico e quello sociale. Infatti sarebbe possibile essere al contempo liberisti e libertari (come si definisce il Partito Radicale), liberisti e autoritari, comunisti e autoritari, comunisti e libertari, per citare i quattro angoli estremi dello schema cartesiano. Per questo motivo, le differenze di collocazione nel vettore sociale assumono enorme rilievo soprattutto quando i margini di manovra nel vettore economico sono limitati, come nel caso dei membri dell’UE e dell’area Euro che devono sottostare a trattati ispirati ad una forma di liberoscambismo con ridotte possibilità di intervento pubblico nell’economia.
Ci sembra doveroso proseguire con la premessa teorica notando che è possibile individuare l’asse destra/sinistra in una bisettrice tra i quadranti, come si era visto nell’articolo sopra segnalato, cui si rimanda per chi fosse interessato ad entrare nel dettaglio. Spesso l’area di centrosinistra – che coniuga posizioni di stato sociale (welfare) e di liberalismo sociale (liberalizzazione di droghe, aborto, eutanasia, fecondazione assistita) – è definita quale “progressista”, perché vede appunto nei cambiamenti in atto un processo da salutare con favore. In fin dei conti, tende a focalizzarsi più sui diritti civili del singolo individuo che non all’ordine della società nel suo complesso. Negli ultimi decenni la società ha assecondato parzialmente tale tendenza, assumendo alcune di queste istanze con provvedimenti normativi.
Veniamo ora al sondaggio in questione.
Su questo tema emerge chiaramente una spaccatura ma, nel suo dato medio, la maggioranza degli italiani (51%) sembra aver percepito un peggioramento della società a seguito dei cambiamenti avvenuti dagli anni ’80 ad oggi, mentre sono 4 su 10 a scorgerne un miglioramento. Particolarmente infelici sono coloro che si collocano nell’area di centrodestra (60%) e nella “zona grigia” di elettori non collocati (57%), ma anche tra chi vota il Movimento 5 Stelle tendono a prevalere, 49% Vs 45%, le posizioni critiche verso i cambiamenti sociali degli ultimi decenni.
Si conferma invece “progressista” il 58% degli elettori di centrosinistra, tuttavia un rispondente su tre collocato in quest’area politica considera negativamente i mutamenti dei costumi avvenuti dagli anni ’80 ad oggi.
Da ciò possiamo concludere che, pur non essendo fortissima, continua a permanere una certa correlazione tra centrosinistra e progressismo dei costumi, mentre gli elettori di centrodestra restano tendenzialmente ostili al liberalismo sociale.