E’ passato esattamente un mese dalla nascita di Ala (Alleanza Liberalpopolare-Autonomie) il gruppo guidato da Denis Verdini al Senato. Da allora l’ex plenipotenziario berlusconiano non ha mai smesso di lavorare. La fase di scouting è continuata anche nel mese di Agosto quando il Parlamento ha chiuso i battenti per le vacanze. Si vocifera che Verdini abbia contattato molti degli ex colleghi di partito facendo leva sul loro scontento. Non è un mistero che in Forza Italia, l’esercito dei delusi sia in continuo aumento. Così Verdini ha scosso l’albero per far cadere più frutti. Tra i corridoi di Montecitorio raccontano che l’ex berlusconiano abbia fissato anche una data per l’addio a Fi anche a Montecitorio: entro l’8 settembre. Prima cioè, che il testo di riforma costituzionale voluto dal governo Renzi approdi in Aula a palazzo Madama.
Nei primi giorni del prossimo mese, dunque, i deputati verdiniani dovrebbero annunciare il passaggio al gruppo Misto e la costituzione della componente Ala (Alleanza liberalpopolare per le autonomie) anche alla Camera. Numeri alla mano, rispetto ai firmatari del ‘documento dei 17’ a favore del ddl Boschi siglato nel marzo scorso, i fedelissimi di Denis pronti al cambio di casacca sarebbero sei-sette. Tra questi, i cosiddetti irriducibili: Luca D’Alessandro, Ignazio Abrignani e i toscani Massimo Parisi e Monica Faenzi. Con Verdini anche Giovanni Mottola. Della partita, raccontano, pure Giuseppe Galati e Saverio Romano.