Non è solo Forza Italia ad avere problemi di bilancio (un rosso di 15 milioni più 88 milioni di debiti). Anche l’Udc, guidato da Lorenzo Cesa, ha chiuso l’anno 2014 con un disavanzo complessivo di un milione 941mila 558 euro. Un dato negativo dovuto soprattutto “all’esiguità dei proventi conseguiti”, sia per effetto dell’abolizione del finanziamento pubblico, sia per il ”modesto ammontare delle erogazioni liberali ricevute”.
Lla Moore Stephens Sicilia Srl, la società di revisione ingaggiata dai centristi per fare una radiografia contabile delle proprie casse, ha parlato di “incertezza rilevante che può far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale del partito”. Un problema che, secondo il segretario Lorenzo Cesa, “riguarda tutti”.
Udc, Cesa: “Tutti i partiti sono destinati a fallire”
“Tutti i partiti che attualmente occupano la scena politica sono destinati a fallire“, ha spiegato Cesa all’AdnKronos, . “La nostra società di revisione ha semplicemente detto la verità. E penso che le società di revisione di tutti i partiti farebbero bene ad evidenziare ciò che la nostra ha correttamente affermato”, sottolinea. L’origine di tutti i guai, secondo Cesa, è rappresentata dall’abolizione del finanziamento pubblico: “Senza i contributi dello Stato, ormai, nessuno riesce più a tenersi in piedi. Certo, vengono messe in campo iniziative di solidarietà che coinvolgono gli stessi parlamentari, ma questo non basta”, ha concluso Cesa.