La libertà di espressione è uno dei tratti distintivi di Carlo Freccero, indicato di recente del Cda della Rai dal MoVimento 5 Stelle. Lo confermano le sue parole in merito alla polemica per una sua partecipazione ad un programma Mediaset. “Nessun rimorso per aver partecipato alla trasmissione Mediaset ‘Tiki Taka’, e “perché mai? sono libero di andare dove mi pare. Mica sono un dirigente o un impiegato della Rai”.
Freccero ne parla con Repubblica e spiega: “Non sono pagato, o almeno non è ancora chiaro se mi pagano, ma anche se fossi retribuito cosa cambierebbe?”, si chiede. Il ‘Processo’ (programma di Rai3 nella stessa fascia oraria di ‘Tiki Taka’, ndr) dura 40 minuti, è un approfondimento; ‘Tiki Taka’ è una trasmissione vera di due ore, finisce alle 2 di notte. Non si possono comparare”. Perchè ci va? “Il calcio è il mio hobby. Mi piace far polemica. Poi Pardo è un amico”. Mediaset, spiega, gli paga “solo l’hotel, niente gettone di presenza. Il che mi rende un pò imbecille dopo la pubblicità che gli ho fatto”. “Il mio curriculum è superiore a quello di tutti gli altri: se vuole glielo mando”.
Carlo Freccero: “Porterei in Rai tutti gli epurati”
In Rai Freccero porterebbe “tutti gli epurati, i fratelli Guzzanti, Santoro, Celentano, Luttazzi, e mi ci metto pure io. I giovani esplosi nel web. Ce ne sono tantissimi”.