Grecia: dopo le dimissioni di Tsipras, il paese verrà guidato fino alle elezioni anticipate dal giudice della corte suprema Vasiliki Thanou, prima donna a ricoprire la carica di premier della Grecia. La campagna elettorale comincia ufficialmente oggi: secondo un sondaggio, la maggioranza degli elettori non approva la ricerca di un nuovo mandato popolare.
Grecia: il nuovo governo
Avrà il compito di traghettare la Grecia, mentre il paese si prepara a recarsi alle urne per la terza volta in un anno, il nuovo governo greco con in testa la 65enne giudice della corte suprema Vasiliki Thanou – prima donna a ricoprire l’incarico di primo ministro del paese – e con alle Finanze Giorgios Houliarakis, accademico che ha supportato i componenti della squadra che ha partecipato alle trattative con i creditori.
Dopo che l’ultimo tentativo di convincere i partiti dell’arco parlamentare a formare un esecutivo di unità nazionale del Presidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos non ha avuto successo, si è resa necessaria la nomina di un governo di transizione. Inoltre, oggi, Pavlopoulos ha firmato il decreto di scioglimento della camera, fissando ufficialmente la data delle elezioni anticipate al 20 settembre. Il nuovo parlamento si riunirà il primo di ottobre.
Grecia: comincia la campagna elettorale
Oggi, dunque, comincia ufficialmente la campagna elettorale in Grecia, anche se, stando a un sondaggio pubblicato dal giornale Efimerida ton Syntakton, la maggior parte degli elettori (64%) pensa sia sbagliata la ricerca di un nuovo mandato per mezzo di elezioni anticipate da parte di Tsipras. Tuttavia, il 68% dei greci afferma l’importanza di restare nell’Euro a qualsiasi costo.
Quindi si capisce – scrive il quotidiano – perché Syriza è sempre in testa alle preferenze: ad oggi raccoglierebbe il 23% dei voti, subito dietro c’è Nea Democratia con il 19,5% (completamente diversa la situazione ai primi di luglio: Syriza era al 26% mentre il partito si Samaras non andava oltre il 15%), mentre Unità Popolare – la formazione dei deputati di Syriza che si sono ribellati alle nuove misure di austerità, è appena al di sopra lo sbarramento che consente l’ingresso in Parlamento.
D’altra parte c’è un dato che non si può trascurare: nonostante più di un terzo degli elettori che 7 mesi fa hanno votato Tsipras afferma di essere pronto a confermare il suo voto, al momento, il primo partito è quello dell’indecisione che si attesta a quota 25,5%.