Mantenere i politici locali costa 1,4 miliardi di euro, in media 23 euro a contribuente. La cifra, ricavata dall’Istituto Demoskopica sulla base dei dati del Siope (il sistema informatico del Ministero del Tesoro che rileva i pagamenti e le spese della Pubblica Amministrazione). Il dato mostra una riduzione dei costi rispetto al 2009, quando le spese totali erano state di 1,8 miliardi di euro ma nonostante ciò continuiamo a spendere molto di più rispetto alla media UE.
Stipendi politici, la ricerca
La ricerca, oltre a prendere in esame il quinquennio 2009-2014, evidenzia che la spesa fino a questo momento per il 2015 è stata di 675,1 milioni di euro, così suddivisi tra i vari enti locali: 369,6 milioni sono stati spesi dalle regioni, 300 milioni di euro dai comuni, 9 milioni di euro dalle province e il resto da tutti gli altri enti locali come le comunità montane o gli enti parco. Questi ultimi, segnala l’Istituto Demoskopica, sono gli unici enti che, al contrario di comuni, province, regioni e comunità montane hanno aumentato i propri costi di funzionamento nel giro di un quinquennio: +6,7%. Le comunità montane sono gli enti locali che hanno tagliato più di tutti: -63%; nello stesso periodo le province hanno tagliato del 46% le proprie spese; le regioni hanno invece tagliato i propri costi dell’appena il 19%.
Grosse le discrepanze tra regioni, specie se si considera la spesa pro-capite: ad un cittadino lombardo la politica locale costa 12,9 euro l’anno mentre ad un cittadino della Valle d’Aosta, regione col più alto numero di consiglieri regionali in proporzione agli abitanti (35 consiglieri per 127mila abitanti, il Lazio ne ha 50 per oltre 5 milioni di abitanti), mantenere la politica costa 143 euro a valdostano. Segue alla Valle d’Aosta il Trentino-Alto Adige con una spesa di 63 euro a cittadino. Vengono poi Molise (53,5 euro a testa), Basilicata (50,8 euro), Sardegna (48,5 euro) e Calabria (46,6 euro).
Stipendi politici, quanti sono gli amministratori locali?
Complessivamente sindaci, assessori, consiglieri, presidenti di regione e tutti gli altri amministratori locali sono circa 143mila e per mantenerli, scrive Pietro Monsurrò dell’Istituto Bruno Leoni, “l’Italia spende per il suo apparato politico la più alta frazione di PIL, quasi un punto in più rispetto a Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna”.