Ignazio Marino non deve piacere molto ai giornalisti italiani. Basta sfogliare qualche quotidiano per capire subito l’andazzo. Incapace, scomparso, inesistente. Il sindaco di Roma sembra essere fatto della stessa sostanza dei sogni. Anche oggi i quotidiani non sono stati teneri con Marino. Vedere per credere.
Ignazio Marino è stato messo a balia. Gli mancano solo il ciucciotto e il bavaglino con su scritto Spqr. È infatti contento come un bambino, batte le mani a Renzi ed a Alfano che lo hanno avvolto in fasce e lo hanno affidato a Franco Gabrielli che sarà la sua matrigna, la sua badante, il suo tutore, il suo insegnante di sostegno.
Prefetto di ferro, poliziotto, ex capo dei servizi segreti e della protezione civile Franco Gabrielli è già più sindaco del sindaco. E in questa coppia formata dalla balia e dal bambino somiglia più a Mangiafuoco che alla fata turchina. È l’ orco burbero e severo che lo aiuterà davvero a non farsi male e a non fare dell’ altro male a Roma. Al punto che il partner potenzialmente in conflitto con questo superprefetto non è il fragile Marino, ma l’ assessore Alfonso Sabella, l’ ex magistrato che gira con la pistola alla cintola, un altro duro, un altro supereroe per la povera Roma.
Francesco Merlo Repubblica
Empatico come una pietra pomice, rischia di cadere sulle multe della sua Panda rossa, perché trasforma una svista in thriller . Sempre altrove, sempre in viaggio quando a Roma scoppia una grana. Ora che nelle grane è lui, ai romani, gente de core , verrebbe persino voglia di difenderlo, c’è da scommetterci. Ma prima dovrebbero capire chi sia: molti di loro non ne hanno ancora la minima idea.
Goffredo Buccini Corriere della Sera