“Roma è la chiave di tutto, perché è la Capitale di questo Paese e se riparte Roma può ripartire l’Italia. Renzi dovrebbe amare di più Roma, almeno quanto ama Firenze, e dovrebbe anteporre gli interessi di Roma a quelli del Pd”. Questa l’opinione di Alfio Marchini, candidato sindaco della capitale e consigliere comunale in carica. Marchini chiede che si tengano le elezioni comunali. E critica aspramente, parlandone con Il Foglio, il sindaco Marino: “manca una visione che tenga insieme le quattro identità di Roma: Capitale d’Italia, dell’Europa, del Mediterraneo e della cristianità. L’Italia è il Paese delle città, e senza un grande piano di rilancio delle città non ci sarà mai una robusta ripresa economica. E su questo Renzi è in ritardo”.
Marchini: “A Roma di visione e idee neanche l’ombra”
“A Roma mancano tre mesi al Giubileo e non ci sono neanche i progetti esecutivi delle opere pubbliche necessarie. Nel 2025 ci sarà un altro Giubileo, come ci vuole arrivare la città? La chiesa sempre più universale lo sa, ma le nostre istituzioni laiche? Buio pesto”. Renzi non c’entra? “Marino è il primo fallimento della sua rottamazione”. Leggi speciali per Roma? “Le leggi funzionano soltanto un minuto dopo che tu hai sviluppato un’idea. Qui di idee e di visione neanche l’ombra”.
Marchini candidato sindaco: con quale coalizione
Ancora non è chiaro quale sarà la coalizione che sosterrà la candidatura di Marchini. Di sicuro, anche visto il tenore delle sue parole, non aspira a candidarsi col centrosinistra mentre è possibile che diventi il candidato del centrodestra. Alcune settimane fa c’è stata una parziale apertura da parte di Salvini. E sarebbe anche molto corteggiato dall’intero stato maggiore romano del Nuovo Centrodestra. Il diretto interessato si esprime cosi: “Da tempo affermo che a Roma serva una proposta politica che vada oltre i vecchi partiti e che coinvolga le migliori risorse di questa città. Solo così si potranno risolvere le grandi criticità di Roma”. E’ utile inoltre ricordare che l’amministrazione Marino dovrebbe restare in carica sino al 2018.