Politica in Pillole di martedì 1 settembre 2015. Le dichiarazioni della politica italiana e non.
- “Nessuna rivincita, assolutamente no. Diciamo che ognuno di noi è chiamato a fornire il suo contributo, è stata una piacevole sorpresa, molto positiva. E anche un onore per me” Silvia Scozzese, commissario al debito del Comune di Roma.
- “La crescita del Pil dello 0,3% non basta, anche perchè non è merito nostro ma è dovuto solo al dimezzamento del prezzo del petrolio a rafforzamento del dollaro e al Qe” Giorgio Squinzi, presidente Confindustria.
- “Bisognerebbe prendere atto dell’inerzia delle istituzioni internazionali prima tra tutte l’Europa, e fare quel che il mio partito chiede da tempo: farsi promotori di una iniziativa sulle coste dell’Africa, tale da creare lì dei campi di identificazione e di soccorso, e di un’operazione di polizia internazionale che distrugga gli scafi con cui i clandestini arrivano e che rimetta ordine sulle coste della Libia, in accordo con chi controlla quei territori, ma se necessario con la presenza di una forza militare internazionale” Giovanni Toti, governatore Liguria.
- “Parlare di deportazione è inaccettabile, la parola giusta è assunzione a tempo indeterminato ad un pubblico impiego. Può capitare di spostarsi, ma la contropartita è la stabilità del posto. E su 102 mila assunzioni parliamo solo del 10, al massimo del 15% del totale, cioè quello che è sempre stato anche negli anni passati, solo che prima erano supplenti mentre ora avranno il posto fisso. E con la mobilità dopo tre anni potranno spostarsi” Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione.
- “De Magistris è un poveraccio che provoca perché non ha argomenti. Da me nessuna replica, se ne occuperanno i miei avvocati“, Roberto Maroni, governatore Lombardia.