Politica in Pillole del 3 settembre 2015
Politica in Pillole di giovedì 3 settembre 2015. Le dichiarazioni della politica italiana e non
- “Alfano: Salvini è un razzista che specula sui morti. Disse colui che sta trasformando il Mediterraneo in un cimitero. Questo incapace, incollato alla poltrona, mi fa pena. Grazie agli elettori, fra poco ruspa per Alfano!” Matteo Salvini, segretario Lega Nord.
- “Anche per quest’anno nelle scuole italiane di rivoluzione digitale non c’è traccia e i genitori degli studenti dovranno sborsare fino a 500 euro per l’acquisto dei libri scolastici. Eppure già da un anno dovrebbe essere operativo un portale nazionale di libri digitali gratuiti per tutte le scuole: si trattava di una proposta del M5S contenuta nel Decreto Carrozza e diventata legge nel 2013. Nonostante i nostri solleciti, di questa misura che sarebbe fondamentale per la didattica, a distanza di due anni non c’è traccia. Nel frattempo, continuiamo a perdere terreno: senza una scuola che diffonda la cultura 2.0 stiamo condannando i nostri giovani e il Paese a un futuro con il freno a mano tirato” Parlamentari M5S.
- “La Bce è pronta a usare tutti gli strumenti disponibili entro il suo mandato per far fronte a cambiamenti sulle prospettive d’inflazione” Mario Draghi, presidente Bce.
- “Detto tra noi, il problema non è europeo, è un problema tedesco. Tutti vogliono andare in Germania. Nessuno vuole restare in Ungheria, Slovacchia o Estonia. Vogliono andare tutti in Germania” Viktor Orban, premier ungherese.
- “È dovere dell’Europa dare una risposta unitaria, dare una risposta che parta dal diritto d’asilo europeo, da iniziative europee sull’accoglienza e gestione dell’emergenza, dal rimpatrio europeo, ma anche da una strategia globale che tenga insieme gli interventi fondamentali da fare nei paesi d’origine” Matteo Renzi, premier italiano.
- “Il fatto che Ncd in Lombardia sia al governo come me vuol dire che non la pensano tutti proprio come Alfano. Se pensassero che la Lega è un partito razzista, xenofono che alimenta l’odio non credo che starebbero con me” Roberto Maroni, governatore Lombardia.
- “Non chiedo scusa, non chiedo scusa per il mio passato. Quello che facevo a 16 anni è qualcosa che interessa la città di Roma?” Stefano Esposito, assessore Trasporti Roma.
- “Anche quest’anno abbiamo invitato il premier Matteo Renzi, ma non mandiamo certo i Carabinieri a Palazzo Chigi” Bruno Vespa, conduttore tv.