Caos in Procura a Milano, Boccassini: “Ricevuti proiettili dopo processo a Berlusconi”
Scontri, accuse, invidie, dissapori. Sono giorni caotici quelli che sta passando la Procura di Milano. Tutto è nato quando il procuratore aggiunto, Alfredo Robledo, ha inviato un esposto al Csm denunciando “gravi irregolarità” a Milano nell’assegnazione dei casi. Dichiarazioni che hanno scatenato un vero e proprio putiferio con la pronta risposta del Procuratore Edmondo Bruti Liberati che ha accusato Robledo di aver “intralciato le indagini” sugli appalti di Expo 2015. Un’accusa gravissima che il procuratore aggiunto ha respinto al mittente. Il clima di guerra che si respira all’interno della Procura meneghina ha fatto scattare l’allarme rosso ai vertici dell’Anm. “Esiste un grave rischio di delegittimazione di uno degli uffici da sempre più esposti nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata” ha tuonato l’associazione nazionale dei magistrati. E come se non bastasse oggi il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, durante la sua audizione al Consiglio superiore della magistratura del 12 maggio, ha rivelato di aver ricevuto una lettera con dentro alcuni proiettili. Il tutto è avvenuto pochi giorni fa quando si sono decisi i servizi sociali al presidente Berlusconi.