Prezzo farmaci: il più importante medical provider del Regno Unito ha stilato una classifica in cui l’Italia si trova al quarto posto.
L’importante azienda di servizi sanitari Medbelle ha preso in considerazione 13 farmaci per confrontarne il prezzo in 50 paesi del mondo. Il paese in cui sono venduti al prezzo più alto sono gli Stati Uniti: negli Usa i prezzi per Unità/Dose sono del 307% superiori alla media. Al secondo posto, c’è la Germania, dove i prezzi dei farmaci sono complessivamente più alti del 126% rispetto alla media. Sull’ultimo gradino del podio ci sono gli Emirati Arabi (+122%). Al quarto posto poi, come anticipato, si trova l’Italia dove, in generale, i farmaci costano il 90% in più rispetto alla media. Andando ad approfondire la situazione del Belpaese, si vede come i prezzi dei farmaci branded siano più alti del 55% in confronto alla media mentre il prezzo dei generici è addirittura dell’830% mediamente più alto.
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Prezzo in base alla patologia
Secondo lo studio, per quanto riguarda i farmaci per la disfunzione erettile, l’Italia è al 10esimo posto (+70% rispetto alla media). Occupiamo il 32esimo posto (-2,2%) per i farmaci contro l’epilessia e il 15esimo per i farmaci contro il colesterolo (+133%). Per quanto riguarda i farmaci per l’asma, l’Italia si classifica al 36esimo posto (-16%). Siamo al 17esimo posto (prezzo più alto del 26% rispetto alla media) per quando riguarda gli antibiotici (azitromicina). Sedicesimi per l’insulina (+27%), diciottesimi per immunosoppressori (+40%). In Italia la pillola anticoncezionale si paga il 69% in più rispetto alla media, il 12,5% in più per gli antidepressivi, il 183% per gli ansiolitici. I farmaci contro ipertensione e artrite costano rispettivamente il 42% e il 61% in più, gli antiretrovirali hanno un prezzo del 22% più alto rispetto alla media.
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Tuttavia, su tale classifica pesano le opportune critiche delle associazioni tra cui Farmindustria. Da quest’ultima, per esempio, si fa notare come “l’indicatore utilizzato nell’analisi da Medbelle è il prezzo di listino, che in Italia è ben diverso dalla spesa effettivamente sostenuta per l’acquisto dei farmaci. Il prezzo reale nel nostro Paese è infatti significativamente più basso per via di tutti i meccanismi di sconto in vigore”.