Sciopero Lufthansa, tensioni per la ristrutturazione aziendale
La tensione sindacale tra Lufthansa ed i suoi piloti rischia di lasciare a terra decine di migliaia di passeggeri domani – 8 settembre – quando tra le 8 e le 24 ora tedesca i piloti effettueranno il 13 sciopero negli ultimi 18 mesi.
Pesante ed incalcolabile è la ricaduta economica in termini di perdite indirette subite dagli utenti che viaggiano per affari e di disagi – e ricaduta sul turismo – per chi si sposta per piacere.
I soggetti del contendere sono da una parte l’azienda Lufthansa e dall’altra i 5000 piloti della Compagnia e Vereinigung Cockpit, il principale sindacato tedesco dei Piloti. L’azienda sta da tempo cercando di ristrutturare i costi per reggere il sempre più duro confronto con i vettori low-cost (EasyJet e Ryanair) e per farlo ha agito su due fronti: operativamente ha istituito un vettore specifico – denominato EuroWings – che opera con licenza austriaca; lato personale, sta spingendo affinchè i piloti passino sotto contratto austriaco ed accettino l’aumento dell’età pensionabile a 60 anni.
Sciopero Lufthansa, la rottura
La trattativa si è rotta nel momento in cui i Piloti si sono dichiarati disposti a cedere sull’età pensionabile ma l’azienda non ha ceduto sui contratti. Il sindacato si è detto disponibile ad accettare l’innalzamento della età pensionabile chiedendo come contropartita garanzie retributive, l’interruzione dell’assunzione di staff con contratti non tedeschi e lo stop all’aumento del budget di EuroWings.
Marcus Whal – portavoce del sindacato – ha chiarito che la disponibilità dei piloti riguardo i limiti di età è un chiaro segno che i piloti non sono contro gli aggiustamenti necessari per l’azienda.
Sciopero Lufthansa, l’azienda non è disposta a cedere
L’azienda non è stata disposta a cedere sul lato EuroWings ed ha contrattaccato. Carsten Spohr – Chief Executive di Lufthansa – ha dichiarato che oltre 1000 piloti (alcuni di Lufthansa, altri di Compagnie concorrenti) hanno già fatto domanda di entrare nel team EuroWings, mentre la necessità della ristrutturazione si fa forte delle cifre di bilancio di chi la ristrutturazione l’ha già completata. Il riferimento specifico è ad AIG (Iberia e British) che si sono fuse e ristrutturate qualche anno fa e che per quest’anno prevedono un profitto (EBITDA) di 2.2 Mld di Euro.
Spohr ha dichiarato che Lufthansa prevede per quest’anno un utile di 1.5 MLD di Euro. Quest’ultimo numero però non tiene conto dei costi degli scioperi: 100 Milioni finora nel 2015 e 200 milioni nel passato 2014. Lo scorso venerdì l’azienda aveva dato la sua disponibilità a trattare ad oltranza, ma il sindacato ha rifiutato perché a suo avviso non esistevano basi su cui trattare. Inevitabile quindi lo sciopero.
Il portavoce di Lufthansa oggi mostra sicurezza ed afferma che confidano di soddisfare le aspettative di viaggio della grande maggioranza di coloro che hanno prenotati voli di lunga percorrenza, attraverso lo spostamento su altri voli o addirittura appoggiandosi ad altri vettori. Chi volerà vedrà.