Renzi a Porta a Porta riparte dal tema delle tasse di cui aveva parlato nei giorni scorsi: “Il 16 dicembre sarà l’ultimo giorno in cui si pagherà la tassa sulla prima casa, poi questa tornerà a essere esentata dalle tasse. Ci dicono che favoriamo i ricchi: chi è stato 30 anni a lavorare e si è spezzato la schiena è giusto non paghi niente, chi ha la seconda, terza, quarta è giusto che paghi le tasse”. Rispetto al taglio di Imu e Tasi Renzi ha aggiunto: “Daremo ai primi cittadini un assegno corrispondente”. “Quello che togliamo ai Comuni lo restituiamo paro-paro, non è che poi aumentano le tasse. Su questo mi impegno, assolutamente. L’idea è che in Italia si è pagato troppo, le tasse le devono pagare tutti, ma l’idea che le tasse sono bellissime è forse nei Paesi dove sono basse. Da noi il messaggio deve essere riduzione: dalla casta, e infatti abbiamo messo un tetto ai manager pubblici, ai corpi di polizia da cinque a quattro”.
Renzi e le tappe su diminuzione tasse
“Nel 2014 abbiamo dato gli 80 euro, nel 2015 l’operazione su Irap e costo del lavoro, nel 2016 via Imu e Tasi che è l’operazione che abbiamo annunciato a luglio ed ecco perché il 16 dicembre ci sarà il funerale delle tasse sulla casa, Nel 2017 penseremo all’Ires e nel 2018 all’Irpef”.
Renzi a Porta a Porta parla degli anti-Renzi
Il segretario del Pd dimostra di conoscere bene i nomi dei suoi potenziali avversari. Durante la puntata di Porta a Porta ne nomina alcuni: “Il governatore della Toscana, Enrico Rossi, vuole correre per la segreteria del Pd?. Ci sono tantissimi anti-Renzi: Rossi, Emiliano, Speranza, Bersani lo è ad honorem… Vedo tanti anti-Renzi, va bene così, io non ho paura di perdere la seggiola”.