Foto Aylan, Taverna: “Renzi l’ha mostrata? Sciacallo, peggio delle bestie”
“Bestia”, “verme”, “sciacallo”, e chi più ne ha più ne metta. Il dibattito sollevato dalla foto del corpo senza vita di Aylan Kurdi – il bimbo siriano annegato e inevitabilmente divenuto simbolo della questione migratoria – si è di colpo incarognito. Alla festa dell’Unità, il premier Renzi ha mostrato la foto del piccolo, affermando che “davanti a quelle immagini non c’è il Pd contro la destra ma gli umani contro le bestie”. Non si è fatta attendere la replica del leader leghista, Matteo Salvini, che ha definito Renzi un “verme” che usa “un bambino di tre anni morto su una spiaggia per fare campagna elettorale”.
Dello stesso tenore le dichiarazioni rilasciate ieri da Paola Taverna, senatrice del Movimento Cinque Stelle, ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Usare un’immagine così cruda è da sciacallo. Ma, d’altronde, cosa aspettarsi da chi è artefice dei vari Cara e Cie? Era il minimo che poteva fare lo sciacallo con quella foto”.
“Umani contro bestie? E lui in quale categoria si annoverava?”, ha rincarato la dose la pentastellata. Renzi “dovrebbe stare tra le bestie, anzi no. Ho troppo rispetto per le bestie. Sono davvero contenta – ha proseguito – che domani si apra il circo parlamentare: Renzi è una di quelle persone che deve ‘zompare’ e lasciare il posto ai cittadini onesti”.
Taverna: “La Germania ci sta facendo il pacco”
L’accoglienza riservata dalla Germania ai profughi siriani non è disinteressata, secondo l’ex capogruppo 5 Stelle a Palazzo Madama: “Ora la Germania si mette in mostra come l’unico Paese che può fare e risolvere, l’unica nazione brava. Secondo me, stanno solo prendendo manodopera a buon prezzo, rifacendosi il vestito nuovo rispetto a quello che la storia ci ha consegnato. La Germania ci sta facendo il pacco, ma per noi non sarebbe una cosa nuova, di pacchi ne abbiamo presi un po’ da chiunque”.
“Finché i rifugiati trovano accoglienza più dignitosa di quella che offriamo noi – ha puntualizzato Taverna, correggendo un po’ il tiro – dobbiamo fare un atto di umiltà e non prendere questo atteggiamento della Germania come un pacco, ma come un insegnamento. E cioè che le cose, se si vuole, si possono fare”.
“Mi defilerei comunque da questi discorsi, perché i siriani sono dei rifugiati, sono persone che cercano di ricominciare una vita distrutta anche dall’opera dell’Occidente. Mi limiterei a dire: ‘Toh, la Germania prende i siriani, addirittura quasi un milione, li hanno accolti con canti e fiori, mentre noi stiamo ancora raccogliendo morti nel Mediterraneo‘”, ha concluso la senatrice.