Finlandia: il capo della Banca Centrale dona uno stipendio ai rifugiati
Finlandia: ha dato l’annuncio domenica sul suo profilo Facebook, il capo della Banca Centrale Erkki Liikanen donerà un mese netto di stipendio ai rifugiati.
Finlandia: il gesto di Liikanen
“Ho deciso di contribuire alla raccolta fondi della Croce Rossa finlandese con una somma che corrisponde alla mia retribuzione netta mensile: questa è di 10mila euro” così ha scritto sulla sua pagina Facebook Erkki Liikanen, governatore della Banca Centrale finlandese. Liikanen, che dal 2004 fa parte del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, tra il 2008 e il 2014 è stato presidente onorario proprio della Croce Rossa del suo paese: “so che così facendo il denaro andrà a coloro che più soffrono” ha sottolineato nel suo messaggio.
Likanen, dopo aver osservato che i confini mediorientali disegnati dopo il primo conflitto mondiale si stanno velocemente disintegrando, auspica soluzioni politiche sostenute dalle grandi potenze per risolvere la crisi umanitaria che coinvolge milioni di persone che dal Nord Africa vogliono prendere il mare verso l’Europa. Gli eventi hanno portato a un afflusso di rifugiati che “non avevamo mai visto” ha proseguito riferendosi in primis ai conflitti in Siria, Iraq e Libia. Tutti devono aiutare i migranti “nel modo migliore per loro” e “nella maniera che ciascuno ritiene più opportuna”.
Finlandia: sull’esempio di Sipila
Tra gennaio ed agosto sono arrivati in Finlandia oltre 7mila profughi: in maggioranza sono iracheni, somali, afghani e siriani. Lo scorso venerdì Petteri Orpo, ministro degli interni di Helsinki, ha reso noto di aspettarsi 25-30mila rifugiati per quest’anno, sette volte il numero del 2014.
Il giorno dopo il primo ministro finlandese Juha Sipila ha annunciato di voler mettere temporaneamente a disposizione dei rifugiati la sua casa nella regione settentrionale di Kempele. In Europa “manca la solidarietà” ha detto Sipila, “mi auguro che nasca un sentimento nazionale per cui i cittadini volontariamente sentano di dover contribuire alla sistemazione dei richiedenti asilo”. Al ministro delle Finanze Alexander Stubb, che lo ha elogiato: “ha dimostrato che ognuno di noi può fare molto con le proprie risorse”, ha fatto da contraltare Timo Soini, ministro degli Esteri e presidente del partito dei “Veri Finlandesi”, che ha preferito non commentare l’annuncio del premier.