Sergio Chiamparino è il candidato presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Piemonte. Oggi interviene per rispondere agli attacchi di Grillo e del Movimento 5 Stelle: “Se si vuole tirare fango nel ventilatore, ognuno è libero di farlo. Beppe Grillo attacca? Faccia pure. Io ho il mio profilo da politico e amministratore. Con le mani pulite. Chi vuole farsi un giudizio sul mio conto è lì che deve guardare, non altrove”.
Intervistato da Corriere della Sera e Stampa, l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, in corsa per la poltrona di governatore del Piemonte, sottolinea: “le indagini di questi giorni non mi coinvolgono”. “Grillo e gli infangatori di professione hanno attaccato le Olimpiadi invernali del 2006, l’unico grande evento nazionale dopo i Mondiali del ’90 che non ci ha lasciato in eredità inchieste e processi per tangenti” dice Chiamparino.
Su Primo Greganti “non sono così ipocrita da negare di conoscerlo. Era il mio capogruppo a Moncalieri, nel 1975”, afferma Chiamparino. “Se lo incontro, lo saluto. Ciò detto, e fatto salvo il diritto per chiunque al reinserimento se ha pagato le colpe per cui è stato condannato, da Chiamparino sindaco non ha mai ricevuto incarichi”. “Non voglio fare difese d’ufficio, ma se davvero si vogliono individuare certe criticità del Pd, che ci sono, il modo non è questa catena di Sant’Antonio che coinvolge nomi e persone che nulla c’entrano con Expo 2015″, osserva l’ex primo cittadino. “Anzi, mi sono riavvicinato al Pd perché mi pare abbia fatto propria la questione morale”.