Politica in Pillole del 9 settembre 2015
Politica in Pillole di mercoledì 9 settembre 2015.
- “Anche gli Stati Uniti dovrebbero accettare una quota di rifugiati siriani” Donald Trump, candidato repubblicano alla Casa Bianca.
- “La politica non fa per me: è una roba dove uno non può incidere e io voglio fare le robe che al mattino io decido se una cosa deve essere rossa o blu, in politica dopo 8 anni stai ancora lì a parlare” Flavio Briatore, imprenditore.
- “Tutti i sondaggi danno il centrodestra in vantaggio sul Partito democratico di Renzi. Il centrodestra con o senza l’Ncd di Alfano, che ormai è ridotto al lumicino. Questo è un elemento di grande significato” Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera.
- “Il Cara di Mineo è un gran bidone rifilato dalla Lega ai siciliani” Angelino Alfano, ministro dell’Interno.
- “L’estensione dell’opzione donna per l’uscita verso la pensione ricalcolando l’assegno con il metodo contributivo fino al 2023 costerebbe, secondo calcoli Inps, 2 miliardi” Cesare Damiano, presidente Commissione Lavoro.
- “Non credo che la Merkel abbia visto apparire la Madonna l’altro ieri, è business” Matteo Salvini, segretario Lega Nord.
- “Largo ai giovani è il mio motto. I giovani hanno energia, voglia e sono orientati al futuro. Abbiamo un giovane straordinario che è la persona giusta per sostituire Matteo Renzi, che è un altro Matteo. Non so se lo conoscete” Roberto Maroni, governatore Lombardia.
- “Con questo ostruzionismo è impossibile rispettare la data del 15 ottobre per l’approvazione della legge. A meno che non si decida di andare in Aula direttamente senza aspettare l’approvazione della commissione” Monica Cirinnà, senatrice Pd.
- “La nostra Ue non versa in buone condizioni, manca l’Unione in questa Ue e manca l’Europa. Vogliamo cambiare le cose e farlo con uno sforzo congiunto” Jean Claude Juncker, presidente della Commissione.