Il sondaggio su Roma del Termometro Politico per Affari Italiani
E’ un argomento che ormai ha passato l’estate quello dell’emergenza Roma, da Mafia Capitale all’inefficienza dei trasporti, allo scandalo del funerale Casamonica. Naturalmente sono stati travolti i protagonisti politici della città, dal sindaco Marino al predecessore Alemanno, ai partiti di maggioranza e di opposizione che chiedono un rapido cambio della guardia
Sondaggio su Roma: Termometro Politico con Affari Italiani e RadioRadio
Termometro Politico ha quindi voluto sondare i romani sulla situazione in cui si trova la città, chiedendo se il sindaco Marino dovrebbe dimettersi o meno.
E’ possibile votare qui
Il sondaggio su Roma sarà realizzato profilando le risposte in base all’età, alla residenza in uno dei municipi della Capitale, al voto alle ultime amministrative del 2013, per verificare tra chi Marino è divenuto impopolare e tra chi invece continua a conservare un sostegno.
E’ realizzato in collaborazione con in collaborazione con Affari Italiani e Radioradio, player storico dell’emittenza radiofonica romana e nazionale, arricchita dall’offerta di una televisione diffusa su digitale terrestre e sul satellite. Durante l’arco della giornata le trasmissioni della talk radio per eccellenza, riproporranno il sondaggio ai radiospettatori per invitarli a votare.
Sondaggio su Roma dopo il commissariamento di fatto da parte di Gabrielli
Sarà interessante verificare lo stato d’animo dei romani dopo gli innumerevoli scandali, soprattutto dopo la decisione di “commissariare” la gestione degli eventi straordinari come il prossimo Giubileo, sottraendo al sindaco la gestione e dandola al prefetto, che così avrà superpoteri anche di controllo degli atti del Comune.
Se è vero che Gabrielli aveva “assolto” Marino non decidendo per uno scioglimento della giunta capitolina i mesi scorsi, sicuramente questi ultimi atti del Governo hanno gettato un’ulteriore ombra sul sindaco e i suoi assesori, che pure hanno dichiarato di essere lieti di questa collaborazione con massimo rappresentante del Governo.
Ora però la parola passa ai romani.