Politica in Pillole del 10 settembre 2015
Politica in Pillole di giovedì 10 settembre 2015.
- “Vespa doveva prepararsi di più e sapere con chi aveva a che fare per contrastare la strana simpatia naif di quella coppia” Renzo Arbore.
- “Occorre riformare in profondità l’Unione Europea, siamo convinti che bisogna rivedere i trattati e avviare il prima possibile questo processo e non al 2017 o oltre, come prevede il rapporto dei 5 presidenti” Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari Europei.
- “Il funerale di Vittorio Casamonica e la celebrazione del suo clan ne saranno la nèmesi. Vedere figlia e nipote del boss con il cappello in mano da Bruno Vespa è la dimostrazione che i Casamonica hanno compreso in quale guaio si siano infilati e quale errore abbiano fatto ad accendere un riflettore che ora, con ogni evidenza, non controllano più” Franco Gabrielli, prefetto di Roma.
- “La Russia continuerà ad aiutare il governo di Damasco a equipaggiare l’esercito siriano con tutto ciò che è necessario per non permettere un altro scenario libico o che si ripetano altri tristi avvenimenti che hanno avuto luogo in questa regione” Serghiei Lavrov, ministro degli Esteri russo.
- “Non lo guardo da quando mi occupavo di una legge sulle cure del fine vita e Bruno Vespa mi invitò: proiettò immagini di malati non in stato vegetativo ma presentandoli come tali, facendo passare il messaggio che dallo stato vegetativo permanente sia possibile riprendersi. Questa non è informazione: da cattolico, penso che a guardare ‘Porta a Portà si faccia peccato e bisogna confessarsi” Ignazio Marino, sindaco di Roma.
- “Di Maio è come tutti gli altri; è bravissimo, ha un talento naturale ma nel movimento come lui ce ne sono tantissimi” Roberto Fico, componente del direttorio M5s.
- “Spero che le notizie sulla presenza russa siano meno gravi di quanto appaiono: se Mosca avesse l’illusione di risolvere mano armata la situazione sarebbe una complicazione del quadro, uno sviluppo negativo” Paolo Gentiloni. ministro degli Esteri italiano.