“La Margherita 2.0 è pronta. Ho già preparato un documento. Alfano, Casini e tutti gli uomini sul territorio che hanno voglia di centro, sono avvisati: non abbiamo alternative, dobbiamo sederci attorno a un tavolo e partire”. È quanto afferma a Repubblica Clemente Mastella che aggiunge: “Non abbiamo scelta. La mia opinione è che Ncd e Udc non reggono. A oggi il loro stato è drogato dalla dimensione parlamentare, potendo contare su una delegazione significativa. Ma poi, dove pensano di andare?”.
“L’aggregazione del centro – spiega Mastella – passa da due cose: la modifica dell’Italicum e da correttivi vistosi sul Senato”. Sul fatto che il premier Matteo Renzi non intende modificare l’Italicum, replica: “Ho spiegato anche ad alcuni autorevoli renziani e ad Alfano e Casini, che se si andasse a votare con l’Italicum rischierebbe di vincere l’idea “moderata” di Grillo. Una versione dorotea di Grillo. Anche perchè alle ultime regionali e comunali il risultato del Pd è stato di gran lunga al di sotto delle attese. O no?”.
L’analisi di Mastella porta alla resurrezione della Margherita
Mastella spiega: “A me non interessa il partito della nazione. Il baricentro di questo nuovo partito può avere un riscontro prevalente al Sud. Lì, infatti, si veleggia in doppia cifra. Questo nuovo soggetto si deve muovere per recuperare tutti quei ceti vaganti che fino a ora si sono rifugiati nell’astensione”. “Non ho sentito Renzi. Ma sento e mi chiamano tutti. Ho sempre ottime referenze ma non lo dicono perché mi chiamo Mastella”.