Lui è il simbolo di una squadra e di una città intera che lo ama. Lui è Antonio Di Natale, il capitano dell’Udinese, uno dei più forti bianconeri di sempre, forse addirittura più dell’indimenticato Zico. Una vita lontana dai riflettori quella di Totò, a differenza di molti suoi altri colleghi. Una vita da campione anche fuori dal campo, insomma, un esempio per tutti, anche per i contribuenti che amano ingannare il Fisco italiano.
TUTTO REGOLARE – Come riportato dal quotidiano Messaggero Veneto, qualche giorno fa Di Natale è stato convocato dalla Guardia di Finanza di Udine per una normale chiacchierata circa alcuni suoi movimenti tra il 2009 ed il 2013 e per fornire un’adeguata documentazione. Nulla di strano, anzi, qualcosa di più che dovuto visto che il giocatore versa ogni anno nelle “povere” casse dello Stato una cifra poco superiore ad 1 milione di Euro. Il giocatore, accompagnato dal suo commercialista di fiducia, ha chiarito tutto quello che c’era da chiarire.
“MAI UN PROBLEMA” – A confermare quanto Di Natale non abbia mai avuto un problema con il Fisco ci pensa il suo commercialista. “Solo una volta Antonio ha avuto un piccolissimo problema, per circa 2mila e 500 Euro non versati”, dichiara, “ma si è trattata di una disattenzione non sua, e ha subito provveduto, pagando anche gli interessi, quasi 3 mila Euro”.