Lavoratori over 65: negli ultimi 10 anni in aumento in quasi tutti i Paesi più avanzati – Infografiche
L’aumento delle prospettive di vita, le difficoltà dei giovani ad entrare nel mondo del lavoro, le sofferenze dei sistemi pensionistici e le conseguenti riforme dell’età pensionabile, la volontà di continuare a restare iscritti o meno nelle liste di collocamento. Tutti fattori che contribuiscono a delineare la composizione della forza lavoro. Ma come è cambiata nel decennio tra il 2004 ed il 2014, con specifico riferimento ai Paesi più avanzati e alla porzione di popolazione lavoratrice più “anziana”?
Infografiche: i lavoratori over 65 nei Paesi avanzati
I dati diffusi dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo (OECD, in italiano OCSE) contribuiscono a fornire una panoramica più dettagliata. I risultati di un’analisi effettuata dal Quartz – con riferimento a 13 dei Paesi più avanzati e ai lavoratori over 65 – sono presenti nel grafico successivo.
Come si può notare, negli ultimi 10 anni la percentuale di forza lavoro relativa ai lavoratori over 65 è aumentata in pressoché tutti i Paesi più avanzati presi in esame, ad esclusione della Polonia – interessata negli ultimi anni da una crescita che le ha permesso di superare persino l’Olanda e collocarsi al 6° posto tra le potenze economiche europee. Qui di seguito è invece raffigurata la variazione percentuale registrata nel decennio preso in esame.
Come si può evidenziare dall’analisi dei due grafici, il Giappone guida l’insieme dei Paesi presi in esame, con una variazione lieve durante il decennio ma che comunque coinvolge più di un quinto dell’intera forza lavoro. A seguire si confermano gli Stati Uniti, con un aumento decennale più netto rispetto al gigante nipponico.
Il vero balzo in avanti è però quello fatto da Germania e soprattutto Francia, che hanno più che raddoppiato la percentuale di forza lavoro over 65. Vicina al 100% di aumento anche l’Olanda, mentre poco più indietro ci sono Australia e una Svezia che – pur confermando la terza piazza – si è sensibilmente avvicinata alle percentuali statunitensi. L’aumento più lieve è quello registrato dalla Spagna, con un modesto +6%, con una crescita dall’1.6 all’1.7% della forza lavoro complessiva.
E l’Italia? La variazione decennale è del 15% – superiore solo a Giappone e Spagna – con un aumento dal 3.2 al 3.7% rispetto alla forza lavoro complessiva, una crescita lieve che – rapportata a quella degli altri 12 Paesi presi in esame – fa addirittura scendere l’Italia dal 10° all’11° posto nella classifica dei Paesi con la percentuale più alta di lavoratori over 65.
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