Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al piano di privatizzazioni già annunciato qualche settimana fa dal premier Matteo Renzi e dal mistro dell’Economia Padoan. Nel mirino del progetto ci sono quote rilevanti di Poste italiane e di Enav, l’ente nazionale dell’aviazione.
“A seguito dei pareri resi dalle Commissioni parlamentari di merito – si legge nella nota di Palazzo Chigi – sono stati definitivamente approvati i due decreti del Presidente del Consiglio, su proposta sua e del Ministro dell’Economia e delle finanze, Pietro Carlo Padoan, che determinano i criteri per la privatizzazione e le modalità di alienazione della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze del capitale di Poste italiane s.p.a e ENAV s.p.a., rispettivamente fino al 40% e al 49%’’.
Più nel dettaglio, per quanto concerne la vendita di Poste, il decreto prevede che si proceda all’alienazione di quote dell’azienda fino alla concorrenza del 40%, disponendo che tale cessione potrà essere effettuata anche in più fasi e si svolga attraverso un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane.
In relazione alla vendita di Enav, viene assicurata “la massima flessibilità al ministero dell’Economia nel processo di vendita”, secondo quanto si legge in una nota. Anche qui lo schema di decreto prevede che l’operazione possa essere effettuata anche in più fasi, ricorrendo, anche congiuntamente, a un’offerta pubblica di vendita e a una trattativa diretta. Anche per Enav sono previsti incentivi per i dipendenti. La delibera del Consiglio dei Ministri prevede comunque l’offerta pubblica quale percorso prioritario da perseguire, in presenza di un adeguato contesto di mercato.