Se ci saranno i numeri sulla riforma del Senato? “Ritengo di sì. Probabilmente Renzi sfiorerà i 170 voti”. “Ci siamo noi 13 verdiniani. A dirlo è il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Ala (Alleanza Liberalpopolare Autonomie), intervistato dal Mattino. D’Anna non è convintissimo nel merito della riforma. “Certo, e lo ribadisco. È una riforma che poteva essere migliorata”. “Ho sempre detto che non mi piaceva. Ma mi piace ancora meno la prospettiva dell’Italia che va alle urne”. “Se prevarrà la necessità del dato politico voterò sì. Altrimenti mi permetterò il lusso di essere coerente”.
Riforma del Senato spartiacque con minoranza
“Questa vicenda – secondo D’Anna – segna il definitivo spartiacque fra Renzi e la sua minoranza”. “Se Renzi fallisce a Palazzo Madama ci potrà esere spazio solo per un altro governo di larga coalizione – a quel punto senza Renzi – oppure si andrà a nuove elezioni”. “Ma se Renzi vince allora il Pd si sarà liberato di tante frange che hanno una visione anacronistica dello Stato”. Spiega di riferirsi “a quelli come Bersani, come Bindi, come a chi sta con la Cgil”.
L’ipotesi di una sorpresa in Aula e un tutti a casa? “Non ci credo affatto. Nemmeno quei segmenti di Ncd – penso – andranno fino in fondo: alludo a quelli come Formigoni, Esposito, Sacconi che in giro fanno sapere di essere perplessi. Nessuno vuole andare ad elezioni”. “Oltretutto la maggior parte dei parlamentari è di prima nomina. Perchè dovrebbero accettare di tornarsene a casa dopo due anni di legislatura?”.