Politica in pillole del 17 settembre 2015
Politica in pillole di giovedì 17 settembre 2015. Dal ministro Gentiloni che esclude un intervento militare italiano in Libia alla cancelliera Merkel che chiede all’industria delle auto di dare lavoro ai rifugiati. Le migliori dichiarazioni politiche di oggi le trovate qui!
- “In Libia escludiamo qualsiasi intervento militare. Quando ci sarà un vero governo, l’Italia sarà pronta a dare il proprio contributo alla ricostruzione del Paese” Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri italiano.
- “Il Consiglio nazionale per la sicurezza ucraino ha deciso di vietare l’ingresso nel Paese per tre anni all’ex premier Silvio Berlusconi per la sua visita in Crimea con Putin, non concordata con Kiev” Interfax, agenzia stampa.
- “L’abolizione della Tasi e dell’Imu agricola e sui cosiddetti imbullonati deve prevedere contestualmente risorse equivalenti per i Comuni pari a 5 miliardi” Piero Fassino, presidente Anci.
- “L’economia italiana sta ripartendo ma ha bisogno di un forte slancio che può provenire solo da politiche e provvedimenti ambiziosi. A cominciare dalla legge di stabilità” Giorgio Squinzi, presidente Confindustria.
- “I costruttori di auto diano opportunità di lavoro ai rifugiati” Angela Merkel, cancelliera tedesca.
- “Lo stato islamico non è terrorismo, è nazismo. E contro il nazismo i Droni non bastano, serve un intervento militare” Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio e attuale membro della Corte Costituzionale.
- “Abbiamo proposto di creare una forza Ue che protegga le frontiere europee e se ci sarà una proposta della Commissione Ue in questo senso, siamo pronti a sostenere il sistema della ridistribuzione per quote“ Peter Szijjarto, ministro degli Esteri ungherese.