Elezioni Grecia: gli ultimi sondaggi prima della tornata di domenica raccontano del “testa a testa” tra Syriza e Nea Demokratia, sempre più primo partito. D’altra parte, Tsipras non ha totalmente perso tutte le speranze di superare Meimarakis.
Elezioni Grecia: fino all’ultimo voto
Secondo le più recenti rilevazioni statistiche, Nea Demokratia ha conquistato il primo posto tra i partiti greci. Tuttavia Syriza, il partito dell’ex primo ministro Alexis Tsipras, non demorde e continua a essere pienamente in gioco per la vittoria finale. Insomma, la differenza tra i due partiti è davvero minima: che alla fine prevalga una delle due forze è scontato ma, a decidere il risultato, sarà comunque una manciata di voti.
Secondo un sondaggio condotto dall’Università di Macedonia per Skai Tv, in questo momento, Nea Demokratia si affermerebbe con il 30%, invece, Syriza si attesterebbe a quota 29,5%. Gli studiosi autori del sondaggio precisano che il partito di Vangelis Meimarakis non dovrebbe andare oltre il 31,9% dei consensi, né scendere più in basso del 28,1%. “Forchetta” simile anche per il partito di Tsipras: dovrebbe raccogliere tra il 27,6% e il 31,4% dei voti. Meimarakis, ha concluso la campagna elettorale ieri sera in piazza Omonia ad Atene, e Tsipras, terrà il comizio finale stasera in piazza Syntagma, sanno di avere un solo obiettivo: convincere gli indecisi.
Elezioni Grecia: Tsipras e l’ultima speranza
Ieri, però, la ricerca condotta da Kapa, ha leggermente rimescolato le carte: Syriza sarebbe al 29% mentre Nea Demokratia al 28,4%. I due maggiori partiti greci – evidenziano gli autori di quest’ultimo sondaggio – con l’avvicinarsi di domenica stanno aumentando i propri consensi a un ritmo uniforme del 2,3-2,2%. Sempre secondo Kapa, a conquistare il terzo posto sarà l’estrema destra, con Alba Dorata pronta ad arrivare poco sotto il 7%, subito dietro il “terremotato” Pasok non dovrebbe raccogliere più del 5,9%.
Il partito comunista greco (KKE), invece, dovrebbe attestarsi intorno al 5,5%, mentre i centristi di To Potami si dovrebbero fermare al 5%. Unità popolare, guidata dall’ex ministro dell’Energia Panagiotis Lazafanis, potrebbe superare lo sbarramento con relativa facilità, diversamente da Unione di Centro e Greci Indipendenti che molto probabilmente salteranno questa legislatura.