“La mia sensazione è che con Silvio Berlusconi si ragioni senza problemi. Poi però nel suo partito ci sono un po’ di vecchie cariatidi attaccate alla poltrona che si agitano e fanno l’occhiolino a Renzi. Penso che Berlusconi lo sappia”. Lo ha affermato il segretario della Lega Nord Matteo Salvini rispondendo ad una intervista posta dal “Corriere della Sera”. L’avvicinarsi del voto sulle riforme costituzionali, riguardanti la revisione del Titolo V e del Senato della Repubblica, pone un orizzonte organizzativo stringente ai partiti politici i quali, specie nell’attuale centrodestra, sembrano patire una certa crisi d’identità. Ecco allora palesarsi alcune possibili prove d’intesa: per adesso, stando a quanto ha affermato Matteo Salvini, soltanto alcuni incoraggianti segnali di fumo: tuttavia il viatico eventuale passerebbe necessariamente attraverso un accordo preventivo sui punti del programma elettorale: “Se c’è un accordo sul programma tutto è possibile”.
Alcuni punti irrinunciabili
Per il segretario del Carroccio alcuni punti programmatici risultano irrinunciabili per poter anche soltanto avviare una discussione circa una possibile lista unica con FI. Tra questi vi è il fisco e l’imposizione erariale sui cittadini considerata da Salvini alla stregua di “uno Stato di polizia fiscale”, ma anche l’utilizzo del credito contante e l’abolizione del tetto alla spesa: “Abolire il tetto alla spesa in contanti a 999 euro, l’obbligo del Bancomat. Se siamo d’accordo su queste battaglie, ripeto, tutto è possibile”. Infine sono arrivati puntuali due incisi: il primo riguardo i tempi tecnici per un tavolo di confronto con Silvio Berlusconi, “un incontro con Berlusconi? Lo faremo. Ci siamo già cercati, ma le circostanze non ci hanno ancora fatto incontrare”, il secondo è stato invece una breve descrizione di ciò che, nei piani di Salvini, dovrebbe poter rappresentare la manifestazione contro il Governo in programma per l’8 novembre: “Sarà una manifestazione contro Renzi e per il made in Italy e ne parlerò con Berlusconi”.
L’incognita Alfio Marchini
Dietro tutte le possibili alleanze e gli orditi delle trame parlamentari, una incognita nuova e bruciante sembra nelle ultime ore potersi affacciare sul proscenio dell’agone politico. Dalle colonne de “L’Espresso” è l’imprenditore Alfio Marchini a proporsi come nuovo leader del centrodestra, il solo, a suo dire, in grado di contrastare la dialettica politica renziana e di succedere così a Silvio Berlusconi. Marchini ha sciorinato un manifesto degno del miglior libello d’intenti del liberal-conservatorismo italiano cui ha fatto seguito oggi, dalle pagine di “Libero”, anche l’apprezzamento dell’intellighènzia letteraria di Giampaolo Pansa: “Un candidato disposto ad accollarsi questo impegno gigantesco esiste. È Alfio Marchini, un imprenditore romano che per molti dovrebbe essere il successore dell’attuale sindaco della capitale, il vacillante Ignazio Marino. Ma a mio parere conquistare il Campidoglio serve a poco. Infatti l’ingegner Marchini sembra pronto ad affrontare un impegno ben più grande. Quello di succedere a Berlusconi come leader del centrodestra”.
Riccardo Piazza