Sondaggi IPR: M5S solo a 5,5% dal PD, c’è voglia di centrodestra unito
Anche IPR riprende i sondaggi dopo la lunga pausa estiva ed è interessante osservare il confronto con i dati di luglio.
La principale novità è il balzo del M5S, di ben 2 punti al 26%, più in alto delle elezioni 2013, che porta il partito di Grillo a solo 5,5% dal PD, mentre a luglio lo scarto era di 8 punti.
Il PD perde solo lo 0,5%, ma scende a un livello molto basso se confrontato con i risultati dell’era Renzi, il 31,5%
La Lega Nord conferma il periodo non eccellente certificato già da altri istituti, calando al 14%. Rimane tuttavia il primo partito del centrodestra nonostante Forza Italia risalga dai minimi toccati a luglio, ora infatti il partito di Berlusconi tocca appena l’11%, mentre Fratelli d’Italia perde un punto e scende a un comunque onorevole 4%
SEL cala al 3,5%, come NCD-UDC, ma rimangono comunque sopra la nuova soglia dell’Italicum
Sondaggi IPR: gli elettori di NCD e Lega Nord vorrebbero un’alleanza di centrodestra
IPR ha anche chiesto agli elettori di due dei partiti di centrodestra come vedono la collocazione del proprio partito alle prossime elezioni con la nuova legge elettorale.
La risposta più importante sembra essere quella degli elettori di Area Popolare, attualmente al governo con il PD, e in cui due anime si sfidano: quella settentrionale di Lupi e Formigoni che vorrebbe recuperare un rapporto con gli alleati storici di Froza Italia e Lega Nord, e quella meridionale, guidata da Alfano e Lorenzin, nonchè dall’UDC che vorrebbe anzi un rapporto più stretto con il PD renziano.
Ebbene gli elettori sembrano dare ragione alla prima fazione:
Il 54% non sembra avere dimenticato di essere un elettorato di centrodestra e vorrebbe tornare a un’alleanza con Forza Italia e tutto il centrodestra. Solo un terzo vorrebbe rimanere con il PD
Ancora più netta la scelta degli elettori leghisti, molti dei quali del resto nuovi, visto il recente successo della formazione di Salvini: il 61% vorrebbe un rapporto più stretto con il centrodestra e le vecchie velleità di una Lega solitaria sembrano allettare solo il 28% dei leghisti.