Varoufakis risponde a Renzi: l’ex ministro delle Finanze greco, sul suo blog, risponde al premier che aveva detto “anche questo se lo semo tolti”.
Varoufakis risponde a Renzi: “se lo semo tolti”
Alla direzione del Partito Democratico, il premier Matteo Renzi ne ha avute davvero per tutti. Soprattutto, “a sinistra”. Riguardo a possibili scissioni che potrebbero verificarsi all’interno del partito di maggioranza Renzi ha detto “chi di scissioni ferisce, di elezioni perisce”.
Inoltre – ricordando le vicende della Syriza di Tsipras – ha aggiunto “anche questo Varoufakis se lo semo tolti” – riferendosi all’ex ministro delle Finanze greco, tra i maggiori fautori della “rottura” interna al partito in seguito alla firma del terzo memorandum.
Una rottura che, sul piano elettorale, effettivamente non ha giovato al fronte anti-troika greco: “Unità popolare”, partito presentatosi come erede del popolo del “no” al referendum sul “salvataggio”, che ha ricevuto la benedizione di Varoufakis, non è riuscito a superare la soglia di sbarramento e, dunque, a entrare nel parlamento greco.
Δεν ξεφορτωθήκατε εμένα κ. Ρέντζι. Την ευρωπαϊκή δημοκρατία ξεφορτωθήκατε όταν εκβιάσατε τον Αλέξη εκείνο το βράδυ http://t.co/nMgBSdOL9E
— Yanis Varoufakis (@yanisvaroufakis) 21 Settembre 2015
Varoufakis risponde a Renzi: “poliziotto buono”
Essenziale e caustica la risposta su Twitter dell’ex ministro delle Finanze greco Yannis Varoufakis: “Non vi siete liberati di me, signor Renzi. Vi siete liberati della democrazia europea, quando quella sera avete ricattato Alexis”.
Altrettanto dura e senza fronzoli è arrivata l’argomentazione sul suo blog: “non ti sei sbarazzato di me. Io sono vivo e vegeto politicamente, le persone in Italia mi ricordano e riconoscono quando cammino per le strade del vostro bel Paese. Quello di cui ti sei sbarazzato, partecipando a quel colpo vile contro Alexis Tsipras e la democrazia greca nello scorso luglio, è stata la tua integrità come un democratico europeo”.
“Sotto un’estrema costrizione da parte dei leader europei, tra cui anche il signor Renzi che ha rifiutato di discutere ragionevolmente le proposte della Grecia, il mio primo ministro, Alexis Tsipras, è stato sottoposto il 12 e 13 luglio a un bullismo insopportabile, a un ricatto nudo, a pressioni disumane” ricorda Varoufakis.
Durante le trattative, i creditori bluffavano ma Tsipras ha comunque deciso di mettergli in mano le chiavi della Grecia: la “rottura” a quel punto era inevitabile. D’altra parte, l’ex ministro delle Finanze greco non può esimersi dal raccontare il ruolo centrale giocato da Renzi in quei giorni “con la sua tattica del poliziotto buono, sulla base dell’assunto se non cedi, ti distruggeranno”.