Il piacere di piacersi: l’iniziativa contro il pregiudizio della deputata disabile del Pd, Laura Coccia, parte da Facebook
Un’immagine senza veli: l’ennesimo corpo femminile, magari in un succinto e ammiccante costume da bagno, in mostra tra le pieghe di un social network al fine di saziare il famelico e contemporaneo appetito del culto di sé, dove sarebbe la notizia? Non ci sarebbe, tuttavia questa volta è diverso, l’idea è coraggiosa. Laura Coccia, deputata ventinovenne del Pd affetta da tetraparesi spastica ed ex atleta paralimpica, un titolo di campionessa italiana nei 100 metri e una partecipazione agli Europei di atletica, ha posato in bikini mostrando il suo corpo su Facebook con il fine ultimo di mandare un messaggio all’utenza giovane, spesso in balia dell’insicurezza e del feroce senso di inadeguatezza nei riguardi del proprio corpo.
Il bello e l’accettazione di sé
“A te ragazza più o meno adolescente che guardandoti allo specchio vedi un corpo con milioni di difetti” scrive la Coccia sulla sua bacheca online, “a te ragazza disabile che soffri perché non potrai mettere i tacchi e ti vergogni di qualche cicatrice sparsa qua e là. A voi che pensate di non poter reggere il confronto con i modelli di donna stereotipati e con i tacchi a spillo. Sappiate che anche ‘bella’ è solo un aggettivo ed anche soggettivo, non c’è mai nulla di cui vergognarsi nel proprio fisico”. Il concetto trasmesso dalle poche righe di un utente è più forte di un fiume in piena e arriva puntuale e cristallino non soltanto alle orecchie della comunità del Web, ma anche agli occhi miopi dei granitici modelli del bello “usa e getta”, i quali rappresentano ormai una vera e propria carta d’identità per essere accettati socialmente.
I valori dello sport
I principali canali di trasmissione di questi canoni fisici distorcenti che piegano alle esigenze del mercato della televisione l’apparire ipertrofico sopra un essere che sembra sempre più naufragare nell’angolo, sono naturalmente i nuovi media. Il disagio generazionale è latente e diffuso, Laura Coccia se ne fa interprete proponendo non soltanto di ricordare il bello delle proprie imperfezioni fisiche, perché facente parte del vissuto unico e inimitabile di ciascuno, ma anche di annoverare i valori dello sport quale buona prassi di inclusione, consapevolezza e fiducia: “Per molte ragazze è un problema confrontarsi con i modelli televisivi. Fin da adolescente ho avuto anch’io questi problemi, ma li ho superati grazie all’atletica”. Oggi Laura Coccia siede in parlamento nello schieramento di maggioranza relativa del Pd. È stata firmataria di alcune importanti proposte di legge circa la parità di genere nello sport, la salvaguardia prolifica dei nuclei sociali a rischio di emarginazione ed i diritti minimi di dignità e sostegno per i detenuti.
Riccardo Piazza