M5S, Di Battista contro la diaspora in Forza Italia: “La procura indaghi”
Solamente due mesi fa è stata riaperta dalla Procura della Repubblica di Roma l’inchiesta sulla compravendita di senatori da parte del Popolo della Libertà, che causò la caduta del governo Prodi nel 2008. I senatori in questione erano Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, ebbene Silvio Berlusconi è stato condannato a tre anni dal Tribunale di Napoli per il reato di corruzione.
Le ultime notizie parlano invece di una fuga in massa da Forza Italia, in direzione del gruppo parlamentare Ala presieduto da Denis Verdini, pronto a fornire una stampella all’esecutivo Renzi sul versante delle riforme. Un’emorragia solo parzialmente compensata dal ritorno tra le file azzurre di Nunzia De Girolamo, proveniente dal Nuovo Centrodestra, che dichiara: “Non sarò mai renziana”.
M5S, Di Battista preannuncia denunce
E’ delle ultime ore la notizia che Alessandro Di Battista del M5S denuncerà la compravendita in atto, “in quanto non si tratta di casi di coscienza ma di fatti penalmente rilevanti”, come sottolineato dal parlamentare grillino all’Huffington Post. Di Battista aggiunge che “sarà la Procura ad indagare su queste repentine conversioni”, mettendo inoltre l’accento sul fatto che nessuno del PD abbia rifiutato i voti di chi si mette in vendita, un atteggiamento che avrebbe reso più semplice evitare di dar voce a qualsivoglia sospetto di “corruzione”.
Carla Pillitu