“Temo conseguenze che mi auguro siano limitate, a catena ci potrebbero essere effetti sull’industria italiana che non ha colpa”. A lanciare l’allarme è il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan, che parla delle possibili conseguenze dello scandalo Volkswagen sull’economia italiana. Un Padoan che aggiunge: “Siamo in attesa dei dati dal ministero dei Trasporti tedesco, che dovrebbero iniziare ad arrivare la prossima settimana, anche sui diversi modelli di auto coinvolti. Il quadro pare si stia allargando anche a modelli di cilindrata più bassa”.
Volkswagen, il governo si mobilita
Le parole di Padoan arrivano dopo le ultime indiscrezioni che parlano di oltre 2 milioni e mezzo di vetture “truccate” in Germania, con il rischio di contagio dirompente anche in Europa, oltre che negli Stati Uniti, paese in cui il “bubbone Volkswagen” è scoppiato.
Intanto, mentre la Svizzera annuncia lo stop alla vendita di veicoli equipaggiati con diesel “euro5” e appartenenti al marchio Volfswagen – compresi derivati come Audi, Skoda e Seat – proseguono le indagini nei vari Paesi. In Italia il Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, aveva già annunciato che il governo avrebbe messo in cantiere un controllo a campione su 1000 vetture diesel, un’operazione con un costo stimato in circa 8 milioni di euro.
Da Riccardo Nencini, vice di Delrio, arriva invece la stima a proposito del possibile numero di vetture truccate in Italia: “Ci sono i controlli in corso per verificare il danno provocato anche in Italia da Volkswagen. La previsione è di chiudere questa indagine entro pochi mesi, addirittura entro l’anno. C’è una previsione di massima che parla di circa 1 milione di veicoli coinvolti”.