Matteo Renzi, a New York per l’assemblea generale delle Nazioni Unite, torna a parlare di Europa. Il premier ha infatti partecipato ad un evento organizzato dalla fondazione “Clinton Global Initiative” , insieme al primo ministro greco Tsipras.
Accanto al padrone di casa Bill Clinton e un gruppo di investitori americani, il premier italiano rifiuta il paragone con l’ex presiedente democratico (“Io come Bill Clinton e Tony Blair? Un paragone impossibile”) anticipa al pubblico della fondazione ciò che ripeterà in seguito anche a un gruppo di investitori da Bloomberg: è ora di tornare a investire in Italia. Secondo lo stesso Renzi tra 10 anni l’Italia potrebbe diventare il paese leader: “il nostro Paese sta stupendo il mondo per la velocità con cui sta realizzando quanto aveva promesso” – e ha aggiunto: se nei prossimi dieci anni compie le riforme strutturali che servono l’Italia diventa leader dell’Europa, più della Germania. Ne sono assolutamente convinto”. Il premier italiano non parla solo del futuro, ma si concentra anche sui risultati ottenuti dal suo governo: lo scorso anno Renzi aveva portato a New York la lista delle promesse da realizzare, oggi è trionfante: “il 90% di quelle promesse sono state mantenute: dalla riforma del mercato del lavoro a quella istituzionale, passando per quella della Pubblica amministrazione. Abbiamo rotto un incantesimo”.
Non si parla solo di Italia, ma soprattutto di Europa. Renzi difende la Comunità dal finanziere George Soros (che l’aveva descritta come “in via di disintegrazione” sotto i colpi delle crisi, da quella greca a quella dei migranti) e afferma: “non sono d’accordo. Sono stati compiuti molti errori ma non siamo finiti” e aggiunge: “l’Europa è un miracolo”. Tuttavia non risparmia alcune critiche: “il vero problema è la mancanza di visione dell’Europa, la mancanza di coerenza” e porta l’esempio dei migranti: “gli stessi leader che mi dicevano ‘è un problema vostro’ poi di fronte alle tragiche foto sui giornali li ho sentiti dire che hanno aperto i loro confini e le loro case. Niente a che vedere con l’Italia, che su questa e altre questioni è stata sempre coerente”.
Clinton promuove Renzi: “Ha la giusta visione sul futuro dell’Europa”
Per la politica estera non si parla solo di Europa, ma viene aperto anche il capitolo Russia: “Pensare a un futuro dell’Europa senza la Russia sarebbe un tragico errore” – e aggiunge: “oggi il vero rischio per l’Europa non è la Russia, ma l’Ungheria che costruisce un nuovo muro”.
Un’analisi che ha portato agli elogi dello stesso Bill Clinton, che in un’intervista a LaPresse ha dichiarato: “ha la giusta visione sul futuro dell’Europa e dimostra entusiasmo e una genuina intelligenza” – e ha aggiunto “quello che io gli ho sentito dire è che lui vuole una positiva visione di futuro, che sia qualcosa in più che soltanto economia. Io fondamentalmente sono d’accordo, perché se è solo economia, allora ogni volta che c’è una contrazione le persone penseranno solo per sé”.