Domenica 8 novembre: potrebbe essere questa la giornata decisiva per le sorti del centrodestra italiano. Secondo quanto riportato da Carmelo Lopapa su Repubblica, l’8 novembre sarà il giorno del predellino leghista e la creazione del partito unico del centrodestra: al termine di una tre giorni anti Renzi a Bologna, Matteo Salvini lancerà la coalizione che sfiderà il premier alle prossime elezioni.
La decisione della lista unica è stata presa in queste ore: con l’Italicum (e il premio alla lista) sarà necessario per il centrodestra unirsi sotto un unico vessillo. Per il momento l’unica certezza è che il nome conterrà la parola ‘Lega’, una decisione non negoziabile proprio perché a dettare le regole sarà proprio il segretario del Carroccio. Proprio sull’eventualità di una coalizione unica, Matteo Salvini aveva affermato a Radio Padania: “sono disponibilissimo a ragionare con Berlusconi e Fi ma partendo dalle nostre proposte e senza marmellate” – e ha aveva aggiunto: “se pensano che siamo un popolo di trogloditi li stupiremo”.
La grande coalizione con base leghista dovrebbe essere allargata a tutte le forze di opposizione al governo Renzi e dovrebbe aprirsi anche all’espansione a sud cominciata con le regionali nella primavera 2016, l’intero pacchetto dovrà essere poi sottoposto al voto del congresso federale leghista. Un allargamento che apre le porte al problema della scelta del nome: si parla di “Lega Italia” o “Lega degli italiani”, un brand spendibile anche a sud e utile per catturare dirigenti ed elettori forzisti, in un’ipotetica fusione Lega- Forza Italia. Molto quotato, soprattutto tra la base, la “Lega dei popoli”.
Milano, no di Del Debbio, si fanno i nomi di Simone Crolla e Claudio De Albertis
L’ipotetica fusione Ln-Fi dovrà però passare dall’accordo con Berlusconi: un faccia a faccia rinviato già da molte settimane, che potrebbe avvenire proprio questo giovedì a Roma. Una situazione di stallo che ha portato tra le conseguenze anche la scelta del candidato del centrodestra per il comune di Milano l’unico nome che avrebbe potuto conciliare tutte le parti in gioco, quello del giornalista Paolo Del Debbio, si è tirato fuori in maniera definitiva e categorica. Escluso dalla corsa anche il senatore Paolo Romani, è iniziato il toto-nomi per il dopo Pisapia: si parla di Simone Crolla, ex parlamentare, ma anche di Claudio De Albertis, il nuovo presidente dell’Associazione nazionale costruttori.
Berlusconi intanto ha riaperto le cene di autofinanziamento, dopo il flop del 2015, e ha iniziato invitando a Villa Gernetto gli imprenditori brianzoli. Oggi resterà ad Arcore per festeggiare con la fidanzata Francesca e i figli i 79 anni. Mercoledì rientrerà a Roma per decidere insieme a Salvini il futuro di Forza Italia e del centrodestra. Vedremo se sarà disposto a sciogliere il partito dei moderati sotto il vessillo della Lega dei popoli.
Ilaria Porrone