Dopo la crescita di giugno (+0,1%) e di luglio (+0,3%), ad agosto la stima degli occupati cresce ancora dello 0,3% (+69 mila). Lo comunica l’Istat, che spiega come tale crescita è determinata dall’aumento dei lavoratori alle dipendenze (+70 mila), in prevalenza a termine (+45 mila). Il tasso di occupazione aumenta di 0,2 punti percentuali, arrivando al 56,5%. Su base annua l’occupazione cresce dell’1,5% (+325 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,9 punti.
“Istat. In un anno più 325mila posti di lavoro. Effetto Jobs act. #italiariparte #lavoltabuona”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi commenta su Twitter i dati sull’occupazione.
Istat. In un anno più 325mila posti di lavoro. Effetto #Jobsact #italiariparte #lavoltabuona
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 30 Settembre 2015
Dati Istat su occupazione, commento di Taddei
“Cresce l’occupazione delle donne, cresce quella degli uomini e calano i disoccupati. Questo significa che chi si mette a cercare un lavoro in Italia oggi lo trova più facilmente. 325 mila italiani in più l’hanno trovato rispetto al 2014 e, fatto ancor più interessante, continua a crescere il lavoro stabile anche nel mese di agosto, da sempre caratterizzato per stagionalità dalla crescita del lavoro a termine. Il calo del lavoro autonomo non ferma la crescita dell’occupazione che continua ad agosto. Questo calo è coerente con l’idea che il mercato del lavoro italiano stia assorbendo nel lavoro dipendente quei lavoratori che in passato venivano presi con partite iva o contratti di collaborazioni ed erano quindi categorizzati come autonomi». Lo dice il responsabile economia del Pd Filippo Taddei. «Questo è uno degli obiettivi del Jobs Act ed è confortante vederlo funzionare. Cresce nel Paese un mercato del lavoro normale, fatto di allargamento delle tutele ai lavoratori, di assunzioni in aumento attraverso il contratto a tutele crescenti e che sostiene la creazione di nuovo e buon lavoro», conclude.