Silvio Berlusconi è tornato. L’occasione è la festa per i suoi 79 anni alla Terrazza Caffarelli a Roma, alla quale si è presentato insieme alla fidanzata Francesca Pascale. L’ex Cavaliere ha rassicurato deputati e senatori forzisti, intervenuti per festeggiarlo e per essere rassicurati sul futuro del partito: “Io so riconoscere la lealtà e state sicuri che non vi abbandonerò per strada, mi ricorderò di voi uno per uno”.
Un futuro che pare però assai incerto per il partito, assediato da una parte dalla campagna lanciata da Verdini e dall’ascesa di Salvini dall’altra. Ma Berlusconi rassicura: “Abbiate fiducia in me. Io resto il leader di Forza Italia torno in campo, sento la responsabilità del Paese e ritorneremo primo partito in due anni”.
L’incontro con Salvini, annunciato nei giorni scorsi, è stato infatti rimandato ulteriormente, sulla questione Berlusconi è secco: “Lui non mi vuole premier? Ho sempre detto che alla mia età voglio fare il regista, non certo il premier”. Mentre sui traditori del partito: “siamo contenti degli addii di questi professionisti della politica, siamo più coesi e uniti”.
Silvio e Francesca comprano casa: “Ad Arcore nessuna intimità”
La cena a Terrazza Caffarelli è utile anche per smentire le voci sulla presunta crisi tra Silvio e Francesca. L’occasione è anche quella di fare un annuncio importante: Berlusconi ha infatti acquistato una casa per la sua compagna: Villa Giambelli a Rogoredo, in Brianza: “Nessuna crisi. Ho comprato una casa per noi a otto minuti da Arcore per farne la residenza mia e di Francesca, perché Arcore è diventato un quartier generale, un porto di mare con nessuna intimità”. Villa San Martino, negli anni, è diventata infatti la sede operativa dell’ ex premier dove – si è lamentato Berlusconi – “non sono più libero di girare in pigiama”. La nuova magione, situata in provincia di Lecco, è costata 2,5 milioni di euro e i maligni la paragonano al “modello Veronica”: l’ex moglie di Berlusconi ha abitato per diversi anni da separata-dirimpettaia, nella villa di Macherio, a sei chilometri da Arcore.
Un Berlusconi rimesso a lucido e pronto di nuovo a tirare le file del centrodestra, anche se i tempi della giustizia di Strasburgo non promettono un esito positivo. Anche se l’ex Cav si considera ancora “insostituibile” nella politica italiana la Corte dei diritti umani non esaminerà il caso Berlusconi sulla retroattività della legge Severino nel breve periodo. La sentenza sembra destinata ad arrivare non prima del 2017. L’impossibilità a candidarsi sembra essere diventato il cruccio di Silvio che, ormai entrato nell’ottantesimo anno di età, non vuole farsi rottamare.
Ilaria Porrone