Sondaggio Ixè per Agorà: continua l’ottimo momento del M5S che guadagna lo 0,9% e raggiunge il 25%
Continua l’ottimo momento del Movimento Cinque Stelle che in questa settimana guadagna lo 0,9% salendo così al 25,1%. Bene anche il Partito Democratico che passa dal 34,7% al 35,0%. La distanza tra i primi due partiti è pari a 10 punti percentuali ed appare al momento difficilmente colmabile visto che anche i democratici sono tornati a correre dopo un periodo di pesante flessione. Tutti con il segno meno gli altri partiti che chiudono la schermata: la Lega Nord scivola al 14,3% lasciando sul campo lo 0,3%, Forza Italia,in crisi nera, perde o,7% scendendo al 9,6%, Sinistra Ecologia e Libertà flette dello 0,2% ottenendo il 4,6% dei consensi.
Tra i partiti minori tante piccole e minimi variazioni: Fratelli D’Italia è al 3,3% (-0,1%), Area Popolare sale al 2,8% (+0,2%) ma oggi sarebbe comunque fuori il Parlamento, Rifondazione Comunista ottiene l’1,0% (-0,1%), l’Italia dei Valori raggiunge lo 0,6% (+0,1%), I Verdi cedono lo 0,2% fermandosi allo 0,5% mentre chiude la schermata Scelta Civica allo 0,3% (+0,1%).
Quadro sostanzialmente immutato per la fiducia nei leader. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perde un punto percentuale ottenendo il 61%. Resta praticamente sempre il rapporto di 1:2 con il Presidente del Consiglio che resta stabile al 31%, così come Di Maio al 27%. Sale al 22% Salvini (+1%) mentre scende Grillo al 20% (-1%).
Sondaggio Ixè per Agorà: gli italiani contrari ad un intervento militare italiano in Libia
Chiudono il sondaggio Ixè per Agorà due cartelli sull’attualità politica. Nel primo appare evidente che il campione intervistato si dichiara fortemente contrario all’intervento militare italiano in Siria al fianco della Russia. Gli “interventisti” sono 3 su 10.
Il secondo riguarda il sempre più chiacchierato Sindaco, Ignazio Marino. In questo caso la situazione appare molto equilibrata, poiché il 48% ritiene che il primo cittadino di Roma dovrebbe dimettersi mentre il 44% sostiene che dovrebbe terminare il suo mandato. Diventano, dunque, fondamentali gli indecisi che sono pari all’otto percento.