Aspettando il 25 maggio, gettiamo uno sguardo più approfondito sui partiti politici europei, al fine di avvicinarci il più possibile a questa realtà e non arrivare impreparati alla lettura dei futuri risultati elettorali.
I partiti politici a livello europeo sono particolari organizzazioni di partito legittimate a ricevere fondi dall’Unione Europea e che lavorano a livello transnazionale, fondate dai partiti nazionali e da singoli individui. Una loro definizione è presente nell’articolo 10, comma 4 del Trattato sull’Unione Europea, che recita: “I partiti politici a livello europeo contribuiscono a formare una coscienza politica europea e ad esprimere la volontà dei cittadini dell’Unione”.
Ma quali sono i principali partiti politici europei? Le elezioni sono imminenti ed è perciò doveroso un excursus sul tema, al fine di avvicinare i cittadini alla Loro Europa.
Partito popolare europeo – Il PPE è da sempre l’organizzazione europea di centro-destra, volta alla promozione di valori vicini ai cittadini, quali la democrazia, la trasparenza e una prosperità da raggiungere grazie a un’economia sociale di mercato. Comprende 74 partiti provenienti da 39 paesi, attestandosi come gruppo politico più grande all’interno del Parlamento europeo. Esso può contare sulla maggioranza dei capi di Stato e di governo, e anche dei membri della Commissione, rispetto ad ogni altro gruppo presente.
Partito Socialista europeo – Il PSE è un gruppo politico che raccoglie al suo interno 53 partiti socialisti, social-democratici e laburisti dell’Unione Europea e dei suoi paesi limitrofi. Questa grande famiglia politica si caratterizza per essere portatrice di valori quali la democrazia, l’uguaglianza, la solidarietà e la giustizia sociale. In occasione delle elezioni di quest’anno il PES ha promosso la campagna “candidato comune”, al fine di coinvolgere i cittadini nella scelta del prossimo Presidente della Commissione Europea.
Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa – Con oltre 55 partiti liberali membri in tutto il continente, l’ADLE è volta alla promozione di valori democratici e liberali. La sua fondazione risale al 1976, ed è precedente allo svolgimento delle prime elezioni politiche europee. Ma solo nel 1993 tale alleanza si è affermata come vero gruppo politico transazionale. La sua dimensione è in continua crescita.
European Green Party – I Verdi sono noti per la loro promozione delle politiche ambientali di sviluppo globale sostenibile e per l’adesione a valori quali la democrazia inclusiva delle diversità, la parità di genere e la non violenza. Raccolgono un ampio bacino di consensi tra i partiti verdi dei vari Paesi membri e non. Attualmente è l’unico partito a svolgere delle elezioni primarie aperte ai cittadini, i quali hanno quindi potuto indicare le loro preferenze per i candidati delle prossime elezioni europee.
Alliance of European Conservatives and Reformists – Questa grande alleanza di partiti di centro-destra, provenienti dai paesi dell’Unione Europea e non, è portatrice di istanze ben chiare: libertà personale, democrazia parlamentare, sovranità nazionale, bassa tassazione per le famiglie, moneta solida, libero commercio e stato di diritto. Lavora al fianco del gruppo ECR al Parlamento Europeo, suo think tank, e di altri gruppi affini.
European Left – Questo partito, che riunisce al suo interno tutti i partiti della sinistra alternativa e progressista, aspira prima di tutto a una trasformazione delle attuali relazioni sociali, al fine di realizzare una società pacifica e socialmente giusta, sulla base della diversità delle situazioni, della storia e dei valori comuni ai Paesi membri. Tale gruppo politico è di recentissima formazione, essendo stato creato a Roma lo scorso 9 maggio 2014, e collabora inoltre con la fondazione politica Transform!Europe, i movimenti sociali e i sindacati.
Movimento per un’Europa della libertà e della democrazia – Come anticipa il suo stesso nome, questo partito promuove la democrazia, la libertà e la collaborazione tra i vari paesi al fine di contrastare una eccessiva burocratizzazione nelle istituzioni europee. Si oppone inoltre al centralismo e vuole combattere il deficit democratico europeo. Crede nelle tradizioni e nei valori comuni, ma rispetta anche le differenze tra paesi.
Partito democratico europeo – Il PDE propone una sfida molto importante, quella all’euroscetticismo: riconoscendo la profonda crisi in cui è caduta l’Europa, vuole riavvicinare ad essa i cittadini, combattendo contro i loro dubbi e le loro paure. Per tale ragione questo partito lavora per offrire soluzioni nuove, elaborando programmi e strategie che possano ridare credibilità all’Europa.
Alleanza europea per la libertà – Questa alleanza paneuropea riunisce deputati al Parlamento Europeo, deputati di partiti nazionali e regionali. Promuove la democrazia e la libertà nazionale, schierandosi contro il centralismo di Bruxelles. Esce fuori dalla dicotomia destra-sinistra, riuscendo così a raccogliere un ampio spettro di consensi.
Alleanza Europea dei movimenti nazionali – Tale gruppo vede la sua nascita nella capitale ungherese, Budapest, il 24 ottobre 2009. Raccoglie al suo interno movimenti e partiti nazionalisti di tutta Europa e si impegna nella assoluta tutela delle diversità culturali e linguistiche. La loro idea di Unione Europea si basa perciò su un gruppo di nazioni libere, indipendenti e paritarie che formino una confederazione di Stati nazione sovrani.
Movimento politico cristiano europeo – L’ECPM è un’associazione politica di movimenti e partiti cristiano-democratici di tutta Europa. E’ rappresentata, a livello nazionale ed europeo, da 10 Stati membri, e in vista delle prossime elezioni ha affermato di volersi concentrare su cinque importanti temi: matrimonio e dignità umana, tratta di esseri umani e commercio sessuale, imprenditoria ed economia sostenibili, priorità per la famiglia, libertà di fede, coscienza ed espressione.
Democratici dell’UE – Tale gruppo rappresenta la più grande alleanza di eurocritici e detrattori dell’adesione all’Unione. Scagliandosi contro il centralismo di Bruxelles, chiede che i poteri tornino nei parlamenti nazionali e regionali degli Stati e un procedimento decisionale europeo il più possibile vicino ai cittadini. I suoi valori portanti sono quindi trasparenza, responsabilità, sussidiarietà e un controllo democratico efficace nell’Unione.