Nella prossima primavera si vota a Milano e Napoli. E per entrambi i capoluoghi di Regione nel Pd si ragiona di candidature. Ecco arrivare la proposta dell’ex sindaco di Napoli e Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino: “Primarie simultanee a Milano e Napoli, perché queste amministrative valgono da sole un voto nazionale, e Renzi lo sa”. La richiesta, e se ne parla da mesi, pare possa anticipare l’impegno di Bassolino in prima persona come lo stesso diretto interessato lascia intendere in maniera sempre più esplicita.
Nel suo articolo per il Corriere Marco De Marco fa notare che Bassolino non ha mai perso una elezione diretta dal 1993 in poi. L’altro elemento politico da considerare e che forse sottende all’auto candidatura (?) di Bassolino passa per il giudizio dell’elettorato napoletano sul sindaco uscente Luigi De Magistris intenzionato a riproporsi.
“A Milano – fa notare Bassolino – hanno già stabilito il percorso: c’è un punto fermo, è la data delle primarie, il 7 febbraio. Nel frattempo si può lavorare per convincere Pisapia ma comunque stando in campagna elettorale”. “Le primarie sono la regola, non farle è una decisione dell’assemblea”.
De Luca: candidatura unitaria nel partito
Cosa ne pensa il Presidente della Regione Campania De Luca? Ecco la sua risposta: “Bassolino candidato? ho fatto voto a Padre Pio prima di venire qui di non parlare, ho fatto tre sedute di yoga ma dobbiamo cercare di trovare una candidatura unitaria nel partito e, possibilmente, nella coalizione”. Preferisce non commentare De Luca ma tutto come ammette lui stesso lavora per trovare un’opzione alternativa evitando cosi il rientro sulla scena politica di Bassolino. Nell’intervista con il direttore de Il Mattino Alessandro Barbano alla festa dell’Unità ad Ercolano sempre De Luca aggiunge: “Sono impegnato anche io in questo lavoro. Poi, se non dovesse riuscire, faremo la primarie. Senza psicodrammi”. “È il momento di un candidato unitario, aperto anche alla società civile, ragionando sulla possibilità di sviluppo della città della Campania”. “Però io tendo a pronunciarmi quando le cose sono chiare. Ed è chiaro che parlerò e sarà un discorso duro ed ineludibile, come dura ed ineludibile è la verità”.