L’appuntamento per il raduno nazionale del Movimento 5 Stelle, previsto ad Imola, autodromo “Enzo e Dino Ferrari” per le giornate del 17 e del 18 di ottobre, rappresenta un orizzonte importante all’interno del calendario politico italiano per almeno due ordini di ragione.
“Italia a 5 Stelle”
La prima motivazione che rende interessante tale assembramento nazionale, il quale dovrebbe, nei piani degli organizzatori, saldare ancora meglio il corpo elettorale tricolore alla base del movimento parlamentare di rappresentanza con l’iniziativa “Italia a 5 Stelle”, la fornisce la statistica.
Secondo uno studio analitico dell’Istituto Ixè, il Movimento 5 Stelle oggi raccoglierebbe un consenso elettorale pari al 25,1 per cento delle preferenze attestandosi con forza al secondo posto in valore assoluto dopo il Pd di Matteo Renzi, nonostante una certa flessione di gradimento per ciò che riguarda la figura di Beppe Grillo in sé.
Alla luce di queste premesse il raduno di Imola assume dunque un peso specifico non indifferente in termini di quoti e quozienti elettorali. Tuttavia non soltanto i differenziali numerici contribuiscono a rappresentare Imola quale simbolico passaggio del Rubicone per l’intero movimento: in quella occasione infatti, stando a quanto riportato sul blog di Beppe Grillo, dovrebbe poter essere presentato ai cittadini nei dettagli il programma di sovranità economica e monetaria per il governo del Paese.
M5S: euro e voto popolare
Altro giro, altra corsa: un’idea precisa circa la gestione valutaria dell’economia nazionale, uno specifico piano di regolamentazione comunitario e di stabilità per la finanza pubblica e la possibilità di mettere sotto la lente d’ingrandimento degli italiani le scelte governative fatte sull’euro tramite un voto popolare referendario di indirizzo.
Saranno anche queste, con ogni probabilità, le tematiche rilevanti della due giorni del Movimento 5 Stelle. Le parole del senatore Vito Crimi riportate sulle colonne del blog di Grillo, a tal proposito, non lasciano adito a dubbi: “La moneta unica è un fallimento totale, questo è sotto gli occhi di tutti. Lo dicono i maggiori economisti indipendenti e 15 anni di dati economici. L’euro esaspera le divergenze tra la Germania e tutti gli altri, e gli Stati mediterranei, Italia compresa, vengono stritolati da una moneta troppo forte. Ma soprattutto, euro significa dare potere di decisione in materia monetaria e fiscale ad organismi che sono più potenti dei governi nazionali , organismi privati che per questo difendono gli interessi finanziari, invece che l’interesse dei popoli”.
Crimi ha dunque illustrato quanto fino ad oggi portato avanti dal Movimento 5 Stelle in termini di programmazione riformatrice: “Per questo il M5S si è attivato per consentire ai cittadini di esprimersi democraticamente sulla moneta unica. 6 mesi di raccolta firme hanno permesso di depositare in Parlamento una legge di iniziativa popolare per cambiare temporaneamente la Costituzione e indire un Referendum di Indirizzo sull’euro”.
Stando ai dati diffusi dagli organizzatori della manifestazione, gli attivisti attesi dovrebbero poter raggiungere le 400.000 unità. Tra le autorità prestigiose del panorama culturale e civile italiano che hanno già confermato la loro presenza anche il premio Nobel Dario Fo.
Riccardo Piazza