Tasi, Fassino chiede al Governo 2 miliardi per i comuni in caso di rinvio prima rata
Tasi: il presidente dell’Anci e sindaco di Torino Piero Fassino manda un messaggio al Governo. “Se il governo vuole intervenire e prorogare i termini per il pagamento della prima rata della Tasi, lo può legittimamente fare” ma “alla proroga il governo dovrà accompagnare l’anticipazione delle risorse ai Comuni che altrimenti finirebbero in ginocchio, con un buco di liquidità che impedirebbe loro il pagamento degli stipendi e il finanziamento dei servizi”. Quanto? “L’intera Tasi vale oltre 4 miliardi. Non meno della metà, dunque”.
Secondo Fassino la legge in vigore regola già tutte le possibili situazioni e lo slittamento dei termini di pagamento non sarebbe indispensabile: “quando il Parlamento ha fissato, ad aprile, le modalità per l’applicazione della Tasi negli oltre quattromila centri che andranno al voto domenica erano già stati sciolti i Consigli comunali. Ed è evidente a tutti che a 6 giorni dalle elezioni un Consiglio sciolto non può più deliberare”.
I Comuni non sono “contro” la proroga ma nemmeno l’hanno “chiesta”. “Noi abbiamo avanzato una proposta che consideriamo ragionevole e cioè quella di introdurre un doppio regime – precisa Fassino: – i Comuni che hanno deliberato le nuove aliquote riscuoteranno l’imposta il 16 giugno; per gli altri, che comunque dovranno definire le aliquote entro il 31 luglio, si potrà rinviare a una nuova scadenza il 16 settembre. Oppure il governo può decidere una proroga per tutti al 16 settembre”.