Sindaco di Roma: ecco chi aspira a succedere ad Ignazio Marino
Dopo le dimissioni del sindaco di Roma sono almeno otto i nomi di chi aspira a succedere ad Ignazio Marino. Eccoli: Giorgia Meloni, Alfio Marchini, Alessandro Di Battista, Roberta Lombardi, Roberto Giachetti, Franco Gabrielli, Raffaele Cantone, Giovanni Malagò e Alfredo Antoniozzi.
Giorgia Meloni: correrebbe per conto del centrodestra. Sulla leader di Fratelli d’Italia ci sarebbe il benestare di Salvini e del movimento politico ‘Noi con Salvini’. Meloni è romana e conosce la Capitale: i suoi problemi e le sue principali criticità.
Alfio Marchini: ha corso da outsider alle precedenti elezioni, vinte da Marino, e vorrebbe riprovarci. Ama dire che per lui sono superati i concetti di destra e sinistra. Sarà per questo che del costruttore romano si parla come potenziale candidato sindaco sia del centrodestra (gradito da Forza Italia ed NCD) ma c’è anche chi giura che lo stesso Renzi starebbe pensando ad una sua investitura.
Alessandro Di Battista: tra i più noti esponenti nazionali del M5S potrebbe rappresentare per il MoVimento ma ad impedirgli di correre ci sono le regole interne secondo cui da deputato deve concludere la legislatura prima di ambire ad altre cariche.
Roberta Lombardi: da esponente del M5S le piacerebbe diventare il primo sindaco donna di Roma. In teoria ci sarebbe da rispettare la stessa regola che vale per Di Battista ma questo non le ha impedito di lanciare la sua autocandidatura. Deroghe in vista?
Roberto Giachetti: molti vedono in lui il candidato ideale con il nuovo corso renziano del Pd. Ma sarebbe solo una delle opzioni nelle mani del premier-segretario Renzi. E l’unica da pescare dall’interno del Pd mentre tutte le altri guardano a figure esterne.
Franco Gabrielli: è il commissario per il Giubileo. Stimatissimo da Renzi e molti altri è il tipico profilo istituzionale con cui si tenta di scompaginare di fronte ad una partita che si annuncia tutta in salita.
Alfredo Antoniozzi: figlio dell’ex ministro della Democrazia Cristiana Dario è stato coordinatore provinciale di Forza Italia a Roma fino alla nascita del Popolo della libertà. Nel 2006 tenta con Forza Italia di scalare il Campidoglio, ma la coalizione di centrodestra gli oppone Gianni Alemanno. Nel 2008, invece, riesce a candidarsi con il Pdl alla presidenza della provincia di Roma, ma viene sconfitto da Nicola Zingaretti. Molto vicino a Ncd e alla Chiesa
Raffaele Cantone: la risposta perfetta a ‘Mafia Capitale’. Il presidente dell’autorità nazionale anti-corruzione sarebbe la svolta legalitaria. Come dire: da oggi si volta pagina.
Giovanni Malagò: è recente il volo alla volta di New York fatto con Renzi. Uomo di sport e di rappresentanza potrebbe essere il vero asso nella manica visti anche i suoi buoni uffici con la Curia.