Come la Federal Reserve influenza l’economia europea
C’è un legame sempre più stretto, tra l’economia europea e quella degli Stati Uniti. Questo per gli addetti ai lavori non è certo una novità. Tuttavia, mai come in questo momento storico ed economico si riconduce con i movimenti della Yellen e della Federal Reserve. Sulla news relativa ai tassi di interesse, lasciati per il momento invariati, si è detto davvero molto, in prospettiva, come anticipazione e anche a seguito del comunicato ufficiale. Sicuramente i movimenti e le decisioni che vengono prese negli Usa stanno avendo effetti sia per l’Europa che per quanto riguarda il Giappone. Entrando nello specifico il rinvio della stretta sui tassi Usa ha innescato negli scorsi giorni un sostanziale deprezzamento del dollaro con l’euro che si è riportato oltre la soglia di 1,14. Secondo gli analisti finanziari ormai la Fed tiene conto di quello che succede anche fuori dai confini degli Stati Uniti, e in base a questo vengono prese delle decisioni capaci di influenzare in maniera piuttosto netta e perentoria i principali mercati finanziari. Qual è l’influenza delle banche centrali sull’economia globale? L’effetto farfalla dei dati europei e americani sulle borse mondiali è abbastanza chiaro a tutti ormai. Non è un caso che la Banca d’Inghilterra ormai segua passo passo quello che succede alla Federal Reserve.
Il fronte decisione del FOMC punta quindi su una chiara rotazione di portafoglio rispetto a quanto visto nel breve periodo. Questa mossa è stata accolta con un prevedibile sollievo da parte dei mercati emergenti. Un dollaro forte in questo momento è sconsigliabile, visto che molti Paesi devono ripagare i propri debiti in denominati in dollari. Questo avrebbe potuto causare una crisi sulla crescita in molte parti del mondo dove si teme la fine dei finanziamenti esteri a basso costo. Parliamo di Paesi come Messico, Colombia, Brasile, Turchia, Indonesia, Malesia e Russia. E’ qui che sono stati versati ingenti quote di liquidità. Parliamo di qualcosa come 4.500 miliardi di dollari.
I possibili effetti per l’Europa sono collegati alla tenuta che deve mantenere lo scudo Qe. Quali sono gli effetti che possono scaturire dalle scelte del FOMC in Europa? Al momento le possibili mossa e restrittiva della Federal reserve sono analizzate come un passo indietro rispetto a quelle che erano le scelte davvero molto espansive da parte della Bce e quindi dell’Europa. In particolare il percorso che si vuole dare al Quantitative easing per combattere il rischio deflazione e cercare di stimolare la creazione di credito. Diciamo quindi che l’Europa non aveva fatto i conti con la Fed. E’ davvero difficile prevedere cosa accadrà a breve con questo “effetto farfalla”. Da una parte abbiamo la crisi asiatica in atto, dall’altro la volontà degli Usa di far rientrare in gioco le economie dei Paesi emergenti. In mezzo c’è l’Europa. In particolare l’Italia è considerato il paese più a rischio. Secondo molti analisti, è impossibile neutralizzare i contraccolpi di una prematura inversione delle aspettative sulla direzione dei prezzi nei mercati obbligazionari mondiali che il ritorno a tassi più ‘normali’ comporterebbe. Questo per paesi come Italia, Spagna e Portogallo è un rischio che va calcolato al millesimo. Questo quelli della Bce dovrebbero saperlo e comprenderlo bene. Il rischio di una caduta dei mercati finanziari potrebbe rivelarsi davvero fatale.