Il turpiloquio politico? “Sono il padrino politico di Grillo e Grillo è un genio. Quando dice di essere peggio di Hitler o quando invoca la vivisezione per Dudù mostra di essere oltre”. Parola di Vittorio Sgarbi, intervistato da Qn. Tuttavia, aggiunge, dietro il vaffa c’è il “nulla”. “L’insulto e la parolaccia sono indispensabili per distruggere un sistema dominato da ladri e da incapaci. E servono a richiamare l’attenzione. Ma è chiaro che poi l’attenzione si appunta sul nulla. Io dico le parolacce, ma la gente sa che sono un grande critico d’arte, Grillo invece..”.
“Non è nulla, perchè non ha cultura e non conosce l’Italia e le sue bellezze”. “Disperato è chi vota Berlusconi – aggiunge Sgarbi -, e infatti Forza Italia non andrà oltre il 15%. Un voto necrofilo”. Coloro che votano Grillo “sono quelli che non votavano o scrivevano stronzi sulla scheda elettorale. Ora possono votare Grillo, e lo fanno. Non era mai successo prima”. “Un grande vaffanculo unisce gli elettori grillini e dietro il vaffanculo non c’è nulla: solo un gigantesco e potentissimo niente. Che ha effetti dirompenti, però”. Ad ogni modo secondo Sgarbi “Grillo cambierà. Sarà costretto a cambiare. Finirà per vincere le elezioni, io diventerò lo Zagrebelsky dei grillini e lui dovrà darsi quei contenuti che oggi gli mancano”. Quanto alla classe dirigente »parte bene: a differenza di Berlusconi, non ha imbarcato rottami democristiani o socialisti”. “Grillo si affida invece al caso perciò qualcuno bravo lo troverà senz’altro”.