Una campagna elettorale da organizzare in tempi rapidi e sulla base di un buon programma ed un candidato efficace. Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, fissa i paletti per la corsa alla successione di Giuliano Pisapia a sindaco di Milano. E stabilisce anche i tempi per la scelta del candidato sindaco di centrodestra, da individuare “nel giro di 10-15 giorni”.
Possibili nomi? Berlusconi non si sbilancia, a partire dal nome di Giuseppe Sala, commissario unico di Expo 2015: “non ho conoscenze approfondite, l’ho incontrato poche volte, mi sembra una brava persona”. Ma aggiunge: “Vorrei però ricordare che l’Expo è a Milano perchè l’ho portato io”. Prudenza anche sulle possibili candidature di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, rispettivamente leader di Lega Nord e Fratelli d’Italia: “sono ancora sul tavolo da esaminare, sarebbero buone opportunità”.
Elezioni Milano, la ricetta di Berlusconi
La ricetta dell’ex premier sull’amministrazione delle grandi città è semplice: “Milano e Roma devono essere amministrate come grandi azienda con squadre di manager”, chiedendo quindi ai candidati sindaco “qualità imprenditoriali” come requisito imprescindibile. E per vincere la corsa alle urne? E’ necessario “convincere quelli che non vanno a votare, attraverso il programma e dei candidati seri”.
Riguardo alle proposte concrete, Berlusconi lancia l’ipotesi di una tabella di marcia a ritmi serrati: “Propongo a chi organizzerà la campagna elettorale per Milano di lanciare 100 impegni in 100 giorni”. Idee che vanno “dall’illuminazione delle strade alle panchine da installare dove mancano. Questo darà il segno della concretezza delle nostre proposte”.
A margine, l’ex premier parla anche della riforma costituzionale promossa da Matteo Renzi – “uno strumento di regime assolutamente pericoloso” – parlando dell’esistenza di una vera e propria emergenza democratica: “Oggi c’è un signore (Renzi) che non si è nemmeno presentato in Parlamento”.